David Harbour di Stranger Things è bipolare, la confessione di Hopper: “Vedevo gli elfi e sono stato in manicomio”

La confessione di David Harbour di Stranger Things, l'interprete di Hopper soffe di un disturbo bipolare


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David Harbour di Stranger Things è bipolare: l’attore che interpreta lo sceriffo Jim Hopper nella serie di successo dei Duffer Brothers, in arrivo su Netflix con la terza stagione nel 2019, ha raccontato la sua patologia in un programma radiofonico.

Intervenuto al programma radiofonico Podcast WTF con Marc Maron, ne ha parlato con molta naturalezza nonostante fosse la prima volta in assoluto: l’attore non è mai entrato troppo nel dettaglio della sua vita privata, ma stavolta ha deciso di condividere col pubblico qualcosa di molto intimo.

Il 43enne ha spiegato che le sue radici cattoliche, insieme alla sobrietà dopo anni di abuso di sostanze, gli hanno fatto credere di essere “in connessione con una specie di Dio a cui non ero realmente collegato: poi ho avuto un episodio maniacale e mi è stato diagnosticato come un disturbo bipolare“.

L’attore ha poi continuato raccontando episodi precedenti alla diagnosi del suo bipolarismo, arrivata quando era venticinquenne. Harbour ha detto di essere riuscito, da ragazzino, a “vedere gli elfi negli angoli delle stanze“, aggiungendo altri dettagli sulla sua infanzia: “In effetti, i miei genitori mi hanno mandato in un ospedale psichiatrico. Ho qualcosa da dire su questo. Ho fatto amicizia con due cose nella mia vita ed entrambi hanno fallito. Uno doveva essere in un manicomio. È davvero, davvero, non così divertente come pensiamo“, ha spiegato l’attore, facendo riferimento evidentemente anche alle sue dipendenze.

Oggi Harbour è ancora sotto trattamento psichiatrico, ma sostiene di aver capito cosa scatena i suoi episodi di bipolarismo: “La cosa più divertente del mio cervello o della mia malattia mentale è che ogni volta ho avuto un episodio del genere, questo è sempre associato alla spiritualità“. L’attore di Stranger Things ha anche dichiarato di aver combattuto nella sua vita contro ansia, manie e disprezzo per se stesso.