Il suo nome è tornato alla ribalta da quando lo scorso anno Hulu ha lanciato una (ormai celebre) serie tv tratta dal suo romanzo The Handmaid’s Tale, ma l’autrice Margaret Atwood ha di recente dichiarato di non avere alcun potere decisionale sull’adattamento del suo lavoro.
Nonostante questo, si è detta soddisfatta del lavoro che il team creativo ha svolto per dare vita alla serie. “Penso che sarebbe stato stupido prendersela perché le cose sarebbero potute andare molto peggio” ha detto durante l’ultimo festival letterario a cui ha partecipato, l’Hay Festival: “Hanno fatto un ottimo lavoro, la recitazione è grandiosa e si sono attenuti alle premesse centrali”.
La Atwood ha poi parlato della seconda stagione di The Handmaid’s Tale, che si basa su vicende scritte ad hoc per il piccolo schermo e totalmente inedite, dato che il romanzo è stato completamente trasposto con la prima stagione. “È una serie televisiva. Se vuoi una serie, non puoi uccidere il personaggio principale e non puoi neanche avere il personaggio principale che si mette in salvo nel primo episodio della seconda stagione” ha detto, “Non succederà”.
Margaret Atwood non detiene più i diritti delle trasposizioni del suo romanzo, come ha spiegato nella stessa sede, da quando ne ha venduto i diritti per realizzare l’omonimo film del 1989, dove Natasha Richardson interpretava Difred al fianco di Faye Dunaway, Robert Duvall e Elizabeth McGovern. “Niente di tutto questo era sotto il mio controllo” ha spiegato, “Anche se avessi fatto delle scene dicendo che non potevano fare questo e quest’altro, non avrebbe avuto alcuna valenza legale”.
La seconda stagione di The Handmaid’s Tale viene attualmente pubblicata sulla piattaforma statunitense Hulu con il ritmo di un episodio a settimana, e in Italia viene proposta in esclusiva su TIMVision a meno di ventiquattro ore dagli Stati Uniti. La serie è già stata rinnovata per una terza stagione.