In queste ore è emersa un’intervista all’Art Director di Final Fantasy VII Remake, Shintaro Takai, il quale ha fornito alcuni spunti interessanti sullo sviluppo del gioco. Per inciso, Takai-san lavorava al gioco originale come director degli effetti speciali, e ha parlato di come l’esclusiva PS4 non sarà esclusivamente un tripudio di grafica rispetto alla versione originale – dichiarazioni che seguono anche a un recente annuncio di lavoro.
Takai ha fornito una risposta interessante quando gli è stato chiesto cosa vuole cambiare nel remake rispetto all’originale in termini di effetti visivi. Ha specificato che, quando ha lavorato sull’originale Final Fantasy VII, non ha pensato tanto agli effetti quanto ad ora – il che, pensando a come si è evoluta la tecnica digitale, è anche normale. Per esempio, potrebbe esserci stato un nemico che emetteva fiamme rosse mentre attaccava anche se non aveva molto senso, solo perché sembrava bello. Ora, se un nemico emette fiamme rosse, è dovuto alla sua natura, alle armi che usa, alla sua fonte di energia e così via. In questo caso, l’art director di Final Fantasy VII Remake mette anche più in considerazione elementi come il fumo emesso e le esplosioni.
Secondo il producer, inoltre, il successo del gioco non starà solo nel migliorare la grafica, ma in tal senso ha detto che vuole lavorarci molto più a fondo. Ad esempio, se recuperano HP, non si dovrebbe esplicare ciò solo con delle particelle scintillanti in termini visivi: Takai vorrebbe creare un effetto che regali la sensazione di “un’energia invisibile che si muove attorno al personaggio quando si raccoglie, che assorbito dal corpo ed emette luce”.
Lo sviluppatore ha anche dichiarato che, a suo parere, Final Fantasy VII Remake ha un significato generazionale. Il suo ruolo nel team è specifico, ma egli intende anche creare un ambiente in cui i giovani sviluppatori possano svolgere un ruolo attivo – nonostante abbia anche detto che l’età media del team di sviluppo è di circa 30 anni.
Alla domanda su quanto sia importante la conoscenza del gioco originale per lavorare all’interno del team, ha detto che gli sviluppatori non hanno bisogno di sapere molto, quindi i potenziali candidati non dovrebbero preoccuparsi di ciò. Questo è qualcosa che era stato già esplicato dal produttore Yoshinori Kitase e dal director Tetsuya Nomura: tutti coloro che hanno una buona padronanza con lo sviluppo grafico e che abbiano esperienza nei Tripla A saranno una gradita aggiunta alla squadra. Ci sono designer nel team degli effetti visivi che non hanno mai giocato al gioco originale, anche se conoscono elementi ampi come i nomi dei personaggi e la storia. Ciò che conta di più è la loro abilità, oltre alla loro motivazione.
Le informazioni pervenuteci dall’intervista sono tantissime e hanno scopo perlopiù promozionale, dal momento che Square Enix sta cercando nuove figure professionali per lo sviluppo di Final Fantasy VII Remake. A nostro parere le informazioni più succulente, che ci permettono di approfondire le ambizioni del gioco per PS4, sono tutte quelle descritte: voi cosa vi aspettate dal remake dell’avventura di Cloud Strife?
Fonte: Dualshockers