Finn Wittrock in American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace: uno struggente addio prima della pausa

Finn Wittrock in American Crime Story L'Assassinio di Gianni Versace tra lo scontro con Cunanan e lo struggente addio


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Uno struggente addio, un momento che difficilmente i fan dimenticheranno proprio grazie alla presenza di Finn Wittrock in American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace. L’attore alza l’asticella per la seconda stagione della serie antologica FX e appare molto diverso e più sottile rispetto ai suoi precedenti personaggi in American Horror Story Hotel e Cult.

Finn Wittrock in American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace riesce a superarsi e non solo rispetto alle precedenti esperienze ma anche rispetto a quello che abbiamo visto nel quarto episodio della scorsa settimana.

La serie tv è andata in onda ieri sera negli Usa e tornerà venerdì in Italia per poi lasciare il pubblico con il fiato sospeso per due settimane.

Lo show firmato Ryan Murphy tornerà nuovamente ad occuparsi di Gianni Versace ma solo dal sesto episodio dal titolo Descent che vedremo il 28 febbraio prossimo negli Usa, ecco di seguito il promo:

Finn Wittrock in American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace, invece, ha preso parte al suo ultimo atto proprio ieri sera con un profondo e struggente addio raccontando la storia di un marinaio gay costretto a lasciare il suo posto in Marina e tornare alla vita reale dove ha incontrato Andrew Cunanan (Darren Criss). Per qualche istante ha pensato che proprio lui, così aperto, spigliato e solare, poteva essere l’uomo giusto per lui, ma poi tutto è cambiato quando si è accorto quello che davvero era.

Lo stesso Finn Wittrock ha raccontato ad EW: “Mi sono innamorato di Jeff e del tipo di ragazzo che era, un onesto americano e un vero patriota. Amava il suo Paese e amava essere nell’esercito ma sapeva chi era e stava cercando di mettersi in pace con quello e ritrovarsi ma in quei tempi era difficile farlo. Ero davvero, davvero incuriosito da quella dicotomia di un ragazzo che è davvero tutto americano, che fa tutto bene, e il fatto di essere gay quasi fosse bloccato a vivere due vite“.