Il Festival di Sanremo fuori dal teatro Ariston? Il sindaco sull’idea di Paolo Bonolis, Claudio Baglioni si propone come architetto

Sull'ipotesi di portare il Festival di Sanremo fuori dal teatro Ariston, lanciata qualche mese fa da Paolo Bonolis, ha parlato il sindaco della città

Festival di Sanremo fuori dal teatro Ariston

INTERAZIONI: 12

La proposta di Paolo Bonolis di portare il Festival di Sanremo fuori dal teatro Ariston ha trovato terreno fertile presso l’amministrazione della città.

Non è stata soltanto una provocazione quella lanciata qualche mese fa dal conduttore della kermesse nelle edizioni del 2005 e del 2009: Bonolis ha dichiarato che sarebbe tornato volentieri a fare il Festival solo qualora fosse uscito dalla dimensione molto ridotta del teatro Ariston, uno spazio troppo piccolo per poter approntare un grande show di respiro internazionale, capace di diventare davvero moderno sotto ogni punto di vista, dalla scenografia agli ospiti.

A quanto pare non è il solo a pensarla così. Anche se il teatro Ariston è un’istituzione ed è ormai simbolo del Festival della Canzone Italiana dal 1977, quando lo spettacolo vi è stato trasferito dopo le prime edizioni al salone delle feste del Casinò di Sanremo, le difficoltà di organizzare uno show così importante in una location così limitata si fanno sentire.

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, interrogato in proposito durante la conferenza stampa del 9 febbraio, si è esposto sull’argomento.

Ci stiamo pensando seriamente, d’altronde è una richiesta della Rai, quella di avere uno spazio più grande per uno spettacolo in crescita sempre più visto anno dopo anno. Sul piano urbanistico, stiamo pensando ad una struttura di 3 o 4mila posti, ci sarebbero privati interessati a farlo ed è uno dei nostri progetti portati avanti in finance project, non è semplice, va approfondito e lo stiamo portando avanti con i privati perché Sanremo ha bisogno di nuove strutture, a soprattutto strutture più adeguate per i flussi turistici: un obiettivo ambizioso ma non solo per il festival ma per la città in generale.

L’ipotesi di un palasport che ospiti il Festival al posto del teatro Ariston già dal 2020 non è però credibile, ha precisato il primo cittadino.

Si tratta di un’opera sui 50-60 milioni di euro e realizzarla entro il 2020 è impossibile, ci vogliono almeno 5 o 6 anni anche solo per ottemperare agli obblighi dal punto di vista burocratico.

Il direttore artistico di quest’edizione Claudio Baglioni, che è anche laureato in architettura, ha ironicamente offerto il suo impegno al sindaco: “Volevo ricordare che sono architetto abilitato“. “Hai l’incarico dal comune di Sanremo per seguire questo progetto” ha replicato altrettanto ironicamente Biancheri.