Il publisher di GTA 5 sulle microtransazioni: “focalizzati sui giocatori, non sui pagatori”

GTA 5 ha reso felici i giocatori, per questo ha incassato così tanto, anche dalle microtransazioni.

GTA 5

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Durante la conference call trimestrale di Take-Two (il publisher di GTA 5) per gli investitori, il team esecutivo del publisher ha fornito le prospettive dell’azienda per le microtransazioni e molto altro. Il Chief Financial Officer Lainie Goldstein ha spiegato che le spese ricorrenti dei consumatori continuano a crescere per Take-Two, ed è un “grande obiettivo” per l’editore in tutti i suoi giochi.

Parlando di microtransazioni in NBA 2K18, l’amministratore delegato Strauss Zelnick ha spiegato che la strategia è sempre quella di “accattivare e coinvolgere i consumatori” e le entrate sono una conseguenza di tale strategia, e non viceversa. L’obiettivo rimane quello di mantenere i consumatori entusiasti e renderli felici e nel frattempo incassare, ovviamente.

Secondo Zelnick il mondo è cambiato anche dopo GTA 5. Se lo fai bene, c’è un’opportunità per mantenere le persone coinvolte. Alla domanda su come l’azienda attragga nuovi clienti paganti per entrare nell’ecosistema di Grand Theft Auto Online, Zelnick ha risposto che la società è “focalizzata sui giocatori, non sui pagatori“. Se ottengono vittorie dall’impegno allora tutto il resto seguirà (gli incassi ovviamente). Dare quindi contenuti gratuiti, poi anche a pagamento. Questa è una strategia che Rockstar Games ha messo in campo “straordinariamente bene” ed è per questo che il gioco ha ancora così tanto successo: ha venduto 90 milioni di copie in tutto il mondo.

Zelnick ha ribadito che l’attenzione è rivolta ai giocatori e all’esperienza dei giocatori, la monetizzazione ci deve essere ma solo se fatta bene.

Alla domanda su cosa abbia reso GTA 5 così efficace, Zelnick ha spiegato che non pensa che ci sia una risposta magica. È il riconoscimento che la migliore qualità vince, GTA 5 e Grand Theft Auto Online sono diventati portabandiera non solo per la loro generazione, ma anche per i moderni videogiochi. La “ricetta segreta” è semplicemente “un’esperienza davvero straordinaria”. E noi siamo assolutamente d’accordo. Infine alla domanda sulla possibilità di attingere al popolare genere di Battle Royale, Zelnick ha osservato che l’obiettivo è quello di essere il più innovativo.