Michelle Hunziker al Festival di Sanremo fa il lavoro sporco, eclissa Baglioni e Favino in un’edizione senza brio (nonostante Fiorello)

Si è assunta il peso della conduzione più di tutti gli altri Michelle Hunziker al Festival di Sanremo: pur con tutti i suoi limiti, la showgirl svizzera ha dominato la prima puntata

Michelle Hunziker al Festival di Sanremo

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Se la ride Michelle Hunziker al Festival di Sanremo 2018, regina indiscussa del palcoscenico nella prima serata del 6 febbraio. Apparsa sul palco in abito nero lungo con vertiginosa ma elegantissima scollatura, l’italo-svizzera è colei che più di tutti ha assunto su di sé il fardello della conduzione. E questo le va riconosciuto: la Hunziker ha fatto il lavoro sporco, ha portato avanti il Festival praticamente da sola rendendo i due compagni di viaggio quasi delle comparse, pur interagendo con loro sul palco a più riprese. La sua presenza, la conoscenza dei tempi tecnici, la sicurezza acquisita dopo anni di diretta, le hanno permesso di eclissare Baglioni e Favino.

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All’indomani della serata inaugurale le va riconosciuto di aver tenuto dritta la barra della prima puntata e aver condotto la nave in porto dall’inizio alla fine. E tutto ciò è vero che la Hunziker piaccia o non piaccia, che si sopporti o meno il suo continuo sorriso stampato in faccia anche quando non necessario (Alberto Castagna la definì “figa ridens”, poi ritrattando), la retorica talvolta eccessiva, quel volerci ricordare che lei è “svizzera, precisa e imparziale“, le dichiarazioni d’amore melense dal palco al marito, le vocine storpiate a mo’ di imitazione, il vocabolario che abusa di frasi fatte, il volersi ergere a paladina di “questo movimento Io sono quicontro la violenza sulle donne per poi incensare sul palco quel Gabriele Muccino accusato dalla moglie di violenze domestiche.

Ecco, nonostante tutto ciò, va detto che per gran parte della prima puntata Michelle Hunziker al Festival di Sanremo 2018 ha fatto tutto da sola, ha retto bene la tensione della diretta e ha dimostrato di padroneggiare il mestiere, nonostante tutti i suoi numerosi e sopracitati limiti: sa far fronte agli imprevisti (sempre ridendo, sia chiaro), sa lanciare i cantanti senza gaffe, si accolla anche quei momenti noiosi come aprire e chiudere il televoto, ricorda tutti i canali su cui si può rivedere il festival ammettendo che oggi, ormai, “non c’è nemmeno più bisogno della televisione, tanto c’è RaiPlay“.

Insomma, ha portato a termine operosamente il compito che gli autori hanno previsto per lei facendo slalom tra le gag non proprio riuscitissime e i momenti più istituzionali. Lo ha fatto a modo suo, ma sicuramente ha portato su di sé il peso del ruolo di presentatrice più degli altri due compagni di viaggio. Baglioni e Favino hanno preferito riservarsi spazi musicali più che di conduzione vera e propria in un’edizione che, come sulla carta, si conferma per ora senza brio anche nonostante la presenza di Fiorello, che certo di battute memorabili non ne ha regalate, né ha brillato nel duetto con Baglioni.

La televisione è fatta con i tempi – ha scherzato Michelle Hunziker sul palco – e dunque chi meglio di una svizzera?“. E in effetti sui tempi non le si può dare torto, lei ce li ha, gli altri li stanno ancora cercando.