Siamo o no vicini all’uscita di iOS 11.2.5 su iPhone X, 8, 7, 6S, 6 e 5S? Nelle scorse ore, Apple ha rilasciato la sesta beta di questo firmware, anche se solo per gli sviluppatori regolarmente iscritti al programma ed è dunque più che lecito chiedersi a che punto sia arrivato il lavoro in quel di Cupertino per la release finale e pubblica. Dovremmo senz’altro essere ben più vicini al rilascio ma cerchiamo di capire a cosa hanno lavorato gli sviluppatori nell’ultimissimo periodo.
L’aggiornamento iOS 11.2.5 nella sua beta 6, com’era pure prevedibile, non porta con se novità in termini di funzioni nuove di zecca sui melafonini. Trattandosi ancora una volta di un minor update, ecco che Apple ha provveduto a correggere ancora dei bug e a migliorare le prestazioni del sistema operativo. Tra gli unici dettagli venuti fuori nelle ultime ore, segnaliamo nel codice degli accenni ad AirPlay 2 che potrebbe lasciar presagire pure la commercializzazione imminente dell’accessorio tanto atteso HomePod.
Considerando proprio i cambiamenti minimi dell’ultima release, quando uscirà dunque iOS 11.2.5 per iPhone X e a cascata sui melafonini meno recenti? Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe (senza particolari sorprese) essere l’ultima beta in assoluto per questo firmware. Apple ci ha abituati per ogni sua release software a non andare mai oltre la quinta o la sesta versione test. Il pacchetto software in questione potrebbe non fare eccezione e dunque anticipare di una o al massimo due settimane l’update definitivo e disponibile per tutti.
Per terminare, la domanda delle domande: da iOS 11.2.5 nella sua versione finale, c’è da aspettarsi un deciso miglioramento dell’autonomia dei melafonini, soprattutto i più datati? Sviluppatori e tester pubblici nei 6 firmware beta finora rilasciati, non hanno mai segnalato un decisivo incremento della durata della batteria ad ogni singola ricarica, purtroppo. Dovremo di certo attendere la diffusione capillare del pacchetto per un’opinione più completa ma, per il momento, consigliamo ai nostri lettori di non nutrire troppe speranze in merito, anche se saremmo ben felici di sbagliarci.