Audio e testo di Dress Code, il nuovo singolo de Il Pagante con Samuel Heron contro i blogger e i cliché del mondo della moda

Disponibile da oggi Dress Code, il nuovo singolo de Il Pagante con Samuel Heron: ecco audio e testo della canzone.

nuovo singolo de Il Pagante

INTERAZIONI: 7

Il nuovo singolo de Il Pagante si chiama Dress Code, brano che vede la collaborazione del trio milanese con il rapper Samuel Heron. Il singolo è disponibile da oggi 12 gennaio di digital download e in streaming su Spotify e le piattaforme digitali.

Il gruppo torna in radio con un nuovo brano dai toni irriverenti, che affronta il tema tutto attuale dei cliché della moda e degli influecer al giorno d’oggi. Il nuovo singolo de Il Pagante è un’ironica critica al mondo del fashion e della moda, con una citazione particolare ad alcuni dei marchi più in voga oggigiorno, da Vogue a Gucci e Moschino e i rispettivi eventi e party notturni.

Dress Code racconta dell’ossessione moderna per i capi firmati e per l’attenzione mediatica data a determinate griffe o blogger, un fenomeno attuale e in costante crescita. Il titolo Dress Code fa chiaro riferimento alla tipica regola d’abbigliamento richiesto per l’ingresso alle cosiddette Fashion Night e i party nel mondo della moda. L’uscita del singolo calza a pennello con l’inizio degli eventi e le sfilate alla Milano Fashion Week, in programma da oggi 12 gennaio nel capoluogo lombardo.

Da notare, l’ironia che spicca anche nella copertina del singolo, che rappresenta il ritratto del Bacio di Hayez, rivisto in chiave pungente e contemporanea.

Il Pagante torna sul mercato discografico italiano con una nuova hit, che segue l’onda del successo dei precedenti singoli, da Faccio After a Bomber e Fuori Corso. Il trio è noto per il saper raccontare in chiave ironica attraverso i propri testi le mode e le tendenze dei giovani di oggi.

Di seguito, audio e testo di Dress Code.

TESTO di Dress Code, il nuovo singolo de Il Pagante.

Zarri anni ’90 con la mutanda di Calvin Klein
Anni che sono in sbatti per il party di Philipp Plein
Modelle escono come zombie dalla copertina di Vanity Fair
Tutti total black, ma che cazzo è?
Sembra che rubate dall’armadio di Bruce Wayne.
Alla sfilata di Moschino, eeh
C’ho stile vestito sportivo
Mi ostino ad entrare mi guardano male
Mi balzano e giuro che faccio un casino
Stacco la stylist che dice “Stai là”
Sto nello stock di Stone Island
Sto in alto da quattro Long Island
Come sta? Come sto?
Non lo so, sembro China.

Sai, è un anno che aspetto questa fashion night
E nel guardaroba ho solo tute Off White
Alla selezione all’ingresso
Io me ne sbatto del tuo dress code

Io me ne sbatto del tuo dress code.

Cinque, sei, sette eh
Samuel Heron mica Enzo Miccio
In mezzo a sti rapper sì come spicco
Ora va di moda e fai quello ricco
Ma poi piangi come Lenticchio, haa
Metto l’oro tipo un faraone
Con sotto la tuta da vero cafone
Con quella maglia di Gucci tarocca
Si nu bell scarrafone, aha
Brilli come un lampione
Sì ma non sei Lady Gaga
È papi che paga le Balenciaga
Perché alla sfilata sennò chi ti caga? (wooh)
Quelli accampati che fanno la fila
Con la tenda sì dal giorno prima
Sto giappo-cinese che spende duemila
Mio nonno direbbe: “Ma andate per fi” (aah)

Sai, è un anno che aspetto questa fashion night
E nel guardaroba ho solo tute Off White
Alla selezione all’ingresso
Io me ne sbatto del tuo dress code.

Io me ne sbatto del tuo dress code.

Oggi che mi metto non lo so,
Mi guardo allo specchio e dico boh
Fuori dai locali non ci sto
Stupido dress code.
Sto blog che racconta un sacco di palle
Posta la foto, due k di scialle
Dalle stelle alle stalle
Fai la brava che l’hai preso a Serravalle.