Prima di raccontare dei Tre Terzi, gruppo Palermitano, ecco una sintetica ma cruda analisi sul mondo della musica oggi. Chi vuole farla è praticamente fuori dai radar. Vengono rilevati solo quelli che cantano. Gli strumenti musicali sono banditi dai palchi dei talent e, quando appaiono, non sono neppure collegati per programmi sempre più in playback o, al massimo, voce su base.
I ragazzi vengono ammucchiati nelle code per entrare nei casting dei talent dove, se arrivano in finale, vedono prospettarsi davanti a sé un percorso veloce quanto allettante: firmacopie con centinaia di ragazzine urlanti, live in locali almeno da tremila persone, poi l’Arena di Verona e, naturalmente, la vittoria al Festival di Sanremo con già lo stadio di San Siro all’orizzonte. In realtà queste aspettative, che gli fanno credere siano scontate, si infrangono presto e per la quasi totalità questi ragazzi hanno davanti a sé qualche apparizione in centri commerciali prima di un anonimato che li porta in analisi da psicanalisti. Questi non sono eroi, ma solo vittime.
I veri eroi della musica sono quelli che vanno avanti credendo e ostinatamente puntando sulla musica di propria composizione, nonostante non abbiano spazi in radio, della TV non si parli neppure e persino nei locali siano costretti a mediare coi gestori accettando di fare soprattutto cover.
Ancora più eroi sono quelli che abitano nelle isole, perché uscirne ha costi altissimi.
I Tre Terzi di Palermo sono tra questi ultimi.
Ho incontrato per la prima volta Claudio Terzo, il leader del gruppo, il 28 dicembre 2014. Avevo amplificato nei miei programmi su Roxy Bar Tv la protesta social di 262 ragazzi che avevano perso il posto di lavoro in un call center. Tra loro c’erano anche coppie, quindi erano intere famiglie a ritrovarsi disoccupate. Così avevano lanciato una protesta sui social creando l’hashtag #262acasa. Il mio apporto, con anche collegamenti Skype nelle dirette del Barone Rosso, mi hanno detto loro sono stati determinanti a far rientrare i licenziamenti. Così, sapendo che sarei andato a Palermo, hanno organizzato una festa nel Municipio di Palermo, dove è arrivato anche il Sindaco Orlando, per festeggiare la ritrovata serenità finanziaria proprio sotto Natale. Ci sono andato con Lello Analfino dei Tinturia, gruppo leader della Sicilia rock, e Marco Ligabue, naturalmente con la mia fedele telecamera in spalla. Lì è arrivato Claudio dei Tre Terzi che ha fatto una canzone con Lello e una sua dedicata all’Africa.
Quando nel novembre 2017 sono approdato in Sicilia con il Fiat Music Tour, i Tre Terzi sono arrivati al completo nella piccola roulotte dove incontro chi fa musica propria. Naturalmente non sono riusciti a starci tutti e il percussionista suonava il tamburo fuori, affacciato alla piccola finestra. Presente, ancora una volta, il mio amico Lello Analfino. Ho chiamato i Tre Terzi ad esibirsi live prima al Teatro Massimo di Siracusa il 12 novembre, poi alle finali Fiat Music sul palco del Teatro Ariston di Sanremo il 6 dicembre. Del brano che hanno presentato in anteprima, “Chi ci salverà”, è appena uscito un video splendido, che vede la partecipazione di Lello Analfino, che sta aiutando i Tre Terzi ad emergere.
Anche nel realizzare questi video davvero belli c’è un atto di eroismo perché non esistono spazi dove venire mostrati, tranne la propria pagina YouTube. Per questo è importante creare canali alternativi, come Optima Red Alert o il mio spazio Red Box su OptiMagazine, per segnalare e far vedere questi piccoli capolavori che altrimenti rimarrebbero perle sepolte.
I Tre Terzi arriveranno da Palermo a Bologna per essere protagonisti della 1° puntata del Barone Rosso 2018 in onda su Roxy Bar TV lunedì 8 gennaio dalle ore 21.
