Scatta la par condicio televisiva per Sanremo 2018, via i politici dalle prime file e premiazione muta

Arriva la par condicio televisiva per Sanremo 2018: i politici non potranno occupare le prime file della platea del Teatro Ariston.

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La par condicio televisiva per Sanremo 2018 impedirà ai politici di occupare le prime file della platea del Teatro Ariston. Con la campagna elettorale nel pieno delle sue forze, il Festival non può quindi permettere che si intralcino i lavori e dovrà quindi rivedere il cerimoniale che vede alcune delle personalità della nostra politica sedere proprio al di sotto del palco.

I politici non potranno quindi godere di nessuna inquadratura in più, così da non favorire o sfavorire il voto in programma per il 4 marzo prossimo. L’azienda sta quindi stilando le linee guida per capire come comportarsi, con modalità che saranno probabilmente rese definitive nel corso della conferenza stampa di presentazione del cast televisivo attesa per il 9 gennaio prossimo, nel quale Claudio Baglioni annuncerà tutti i conduttori e gli ospiti che si alterneranno sul palco.

Candidati e non, che avranno accesso al Teatro con i consueti biglietti omaggio, saranno quindi posizionati nei poati meno in vista, così da consentire alla regia di non faticare troppo a inserirli nelle inquadrature, spesso dedicate alle prime file.

Non è comunque la prima volta che il Festival si trova ad affrontare il grattacapo delle imminenti elezioni. Le stesse precauzioni si dovettero adottare nel corso dell’edizione condotta da Luciana Littizetto e Fabio Fazio, in quello che sembra un lontanissimo 2013, con messa in onda della kermesse ad appena dieci giorni dalle elezioni e per la quale Silvio Berlusconi aveva richiesto un rinvio.

I problemi non sono però finiti qui, dal momento che il sindaco di Sanremo e il presidente del Consiglio Comunale dovranno sedere di diritto in prima fila. In questo intricato sistema s’inserisce anche la premiazione del vincitore, che avverrà comunque per mano del sindaco che però non potrà parlare. Per quanto riguarda la premiazione dei Giovani, la situazione si complica con Giovanni Toti che è anche coordinatore nazionale di Forza Italia.