Nel weekend incluso tra il 15 e il 17 dicembre alcuni, fortinati fan di Naruto to Boruto Shinobi Striker hanno potuto mettere mano all’ambita closed beta del nuovo videogioco ispirato all’opera di Masashi Kishimoto e al suo sequel – Boruto: Naruto Next Generation, a cura di Mike Ikemoto e Ukyo Kodachi e supervisionato dallo stesso Kishimoto. Il titolo è prodotto, come sempre, da Bandai Namco ed è in sviluppo per Playstation 4, Xbox One e PC presso il team di Soleil. Anche noi siamo riusciti ad accaparrarci un codice per la beta Playstation 4 del gioco, in modo da poterne analizzare i contenuti e le meccaniche.
Prima di cominciare, occorre fare una precisazione: non conosciamo ancora la data di uscita di Naruto to Boruto Shinobi Striker, ma soltanto che uscirà in un generico 2018. Per questo motivo non siamo neanche a conoscenza dell’effettivo stato dei lavori della produzione, ma intanto possiamo affermare che la closed beta del titolo si è presentata ai fan con una build piuttosto scarna. Avviata l’applicazione sulla Playstation 4, e dopo aver trovato la connessione con i server di gioco, il titolo vi chiederà subito di creare il vostro avatar, un ninja che potrete interamente personalizzare sotto il profilo dell’aspetto, del vestiario e delle abilità a disposizione. Potrete scegliere il villaggio di appartenenza (Foglia, Sabbia, Roccia, Nuvola e Nebbia, con annessi abiti e colorazioni) e diversi dettagli fisici del vostro ninja. Purtroppo, già sotto questo aspetto la closed beta di Naruto to Boruto Shinobi Striker ha offerto pochissimi spunti di personalizzazione, senza lasciarci possibilità di valutare effettivamente l’editor di creazione: qualunque opzione dedicata gli occhi, alla bocca o al naso portava un unico asset predefinito, mentre le capigliature hanno proposto alcune di quelle più celebri nell’opera di Kishimoto – per esempio, per il personaggio maschile, era possibile applicare i capelli di Naruto, Sasuke, Kakashi, Rock Lee, Shikamaru e pochi altri, con l’opzione ovviamente di personalizzarne il colore. Insomma, tolta la possibilità di personalizzazione cromatica, l’editor di creazione proposto in questa closed beta ci ha permesse di creare nient’altro che scialbi cloni di personaggi noti: in tal senso occorrerà il prodotto finale per capire la varietà e la qualità dell’editor.
Terminata la fase di creazione, siamo stati catapultati nella piazza principale del Villaggio della Foglia, che fungerà anche nel gioco base da lobby per tutte le funzionalità online della produzione. Anche in questo caso le opzioni non erano moltissime: sulla destra era possibile far visita a Kakashi, che ci ha messo a disposizione una missione tutorial per imparare i controlli basilari – le altre risultavano bloccate. Sulla sinistra, invece, Sakura permetteva di modificare aspetto ed equipaggiamento del nostro ninja, mentre al centro, fuori l’entrata della magione dell’Hokage, Shikamaru si occupava di smistare i giocatori nel matchmaking. A tal proposito ci è parsa buona la connettività con i server di gioco, che ci hanno smistati in poco tempo nelle numerose partite a cui abbiamo preso parte, senza particolari grane dal punto di vista della stabilità dei suddetti.
Se finora abbiamo potuto già lamentarci della pochezza dei contenuti, purtroppo è pad alla mano che Naruto to Boruto Shinobi Striker (almeno in questa versione closed beta) ci ha mostrato numerosi limiti concettuali e tecnici. Partiamo innanzitutto dal comparto grafico: se, da un lato, troviamo apprezzabile i modelli dei personaggi e la palette cromatica utilizzata – che è ispirata chiaramente alla colorazione adoperata da Kishimoto nelle tavole del suo manga – il level design ci è parso di una semplicità a tratti imbarazzante e le texture ci sono sembrate così poco definite da affermare con fatica di trovarci di fronte a una produzione next gen. Spostiamoci, poi, sul comparto tecnico e sul gameplay: Naruto to Boruto Shinobi Striker rivoluziona le meccaniche di gioco cui ci hanno abituato le precedenti trasposizioni videoludiche del ninja biondo, proponendo un picchiaduro in tre dimensioni basato su scontri 4 vs 4, per un totale di 8 giocatori a partita. Il titolo, quindi, pur presentando a quanto pare una trama di base, baserà il grosso della sua offerta sui contenuti multiplayer: l’unica modalità disponibile nella closed beta era un banale ruba bandiera, nel quale i giocatori della squadra Rossa o Blu dovevano catturare le bandiere nemiche e riportarle alla propria base, non senza necessariamente venire alle mani e con un periodo di tempo a disposizione limitato. L’azione frenetica e il level design non particolarmente ampio come può sembrare rendono tuttavia i match piuttosto caotici e, il più delle volte, si finisce a scambiarsi tecniche senza esclusione di colpi fino allo scadere del tempo piuttosto che pensare all’obiettivo della missione.
Naruto to Boruto Shinobi Striker introduce anche un interessante sistema di “classi”, suddividendo i guerrieri ninja in 4 tipologie tra le quali si potrà scegliere di specializzarsi: Attacco, Difesa, Distanza e Cura. Chi sceglierà attacco si ritroverà dalla sua parte le tecniche maggiormente votate alla fase offensiva, come il Rasengan, la Tecnica del Lampo Giallo o l’Apertura delle Porte del Chakra; i combattenti a Distanza, invece, potranno utilizzare mosse come la Palla di Fuoco Suprema o il Kirin di Sasuke, mentre chi utilizza la Difesa avrà a disposizione uno spadone a là Zabusa e potrà utilizzare tecniche marine come la Prigione Acquatica; infine, com’è facile intuire, i ninja votati alla Cura possiedono abilità e tecniche volte a ripristinare salute o modificare le statistiche, senza brillare particolarmente sul versante del combattimento. Il pattern di mosse si distingue in due tecniche base da utilizzare con L1 e R1 su PS4 insieme a una Super attivabile cliccando la freccetta in su del controller; altri comandi, invece, riguardano il puntamento degli avversari con la pressione dello stick destro e la parata, attivabile con L2. Particolarmente importante risulta lo slancio di chakra, attivabile con R2: questa tecnica vi permetterà di saltare nella lunga distanza e, a mezz’aria, di attivare un rampino che vi permetterà di attaccarvi alle superfici verticali. La gestione di tale rampino risulterà particolarmente difficoltosa nelle prime fasi di gioco, e in generale avrete bisogno di rodare parecchio un gameplay che ci è parso fin troppo macchinoso e molto poco fluido, fatto di poche soluzioni in termini di combo e tecniche.
Purtroppo Naruto to Boruto Shinobi Striker ci è apparso come un goffo passo indietro rispetto alla serie Ultimate Ninja Storm, che ancora oggi rappresenta un’eccellenza in termini di fedeltà all’opera originale e gameplay, capace di regalare un feeling con il gameplay al tempo stesso fluido e spettacolare, con una buona varietà di meccaniche e un comparto grafico solido e di alto livello sin dalla prima iterazione. È chiaro che non possiamo ancora permetterci di valutare o giudicare negativamente un titolo che si trova ancora in fase di sviluppo, ma in questo senso il team Naruto to Boruto Shinobi Striker dovrà ancora lavorare per regalare alla struttura di gioco un’identità solida e idee chiare sulle feature di gioco: il fulcro dell’esperienza ci è sembrata fortemente derivativa da quanto visto con i ragazzi di Dimps in Dragon Ball Xenoverse – un avatar creato dal giocatore che interagisce con l’universo del franchise in una storia originale, progredendo e imparando dai protagonisti dell’opera le tecniche e le abilità più forti per diventare il guerriero definitivo, con elementi multiplayer e una lobby online in cui è possibile interagire con svariate modalità di gioco e altri giocatori da tutto il mondo.
La build che abbiamo provato, in definitiva, ci è sembrata nient’altro che una pallida e debole imitazione di Xenoverse, che nel gioco finale necessiterà di un cuore pulsante e originale che abbia vita propria. Questo primo appuntamento con Naruto to Boruto Shinobi Striker non ci ha, quindi, pienamente convinto, e ci riserviamo di dare una seconda chance al titolo quando sarà disponibile una demo o una beta più sostanziosa nel corso del 2018 – in attesa dell’annuncio sulla data di uscita ufficiale per Playstation 4, Xbox One e PC.