È la fiction che irrompe nella cronaca giudiziaria, o viceversa: Michele Zagaria contro la fiction Sotto Copertura tenta il suicidio con il filo di un telefono durante l’udienza di un processo a suo carico in cui è imputato per duplice omicidio. È l’ennesimo segno di protesta contro la serie di Rai1 con protagonista Alessandro Preziosi: nell’ultimo mese, Sotto Copertura – La Cattura di Zagaria ha raccontato in 4 puntate la caccia all’ultimo dei latitanti di lungo corso del clan dei Casalesi, prendendo le mosse dall’arresto di Iovine (raccontato nella prima stagione) e terminando con quello di “capa storta”.
Nei giorni scorsi sulle colonne de Il Mattino era apparsa la notizia che il boss ha dato mandato ai suoi legali di querelare i produttori della serie – Rai Fiction e Lux Vide – per aver a suo dire infangato il nome della famiglia Zagaria mettendo in scena presunte molestie alla figlia minorenne e alla madre della famiglia che lo ha ospitato in un bunker sotterraneo negli ultimi mesi da latitate. Elementi di fantasia, che secondo l’ex boss di Casapesenna sono lesivi della sua dignità: ne è conseguita un’azione legale con la richiesta di risarcimento danni quantificata in 100mila euro (da devolvere, assicurano i legali, in beneficenza). Ora il gesto clamoroso per rilanciare la protesta contro la fiction.
A raccontarlo è il giornalista di giudiziaria e cronista antimafia Arnaldo Capezzuto, che su Il24.it ricostruisce l’evento a cui ha assistito in un’aula di tribunale a Napoli durante un collegamento con Zagaria dal carcere di Opera, in cui è rinchiuso al 41 bis per scontare diversi ergastoli.
Zagaria quello vero ha tuonato, ancora una volta, contro la fiction ‘Sotto copertura’ accusando che le cose raccontate sono false e diffamatorie. Il cruccio del boss è di essere passato all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale come un pedofilo e la sua cattura avvenuta grazie al tradimento delle ‘sue’ donne. (…) Il padrino Zagaria nel suo intervento in videoconferenza se l’è presa con la Rai e con la Fiction, inveisce e sbotta e in un momento di ira viene interrotto dal Presidente che presiede l’udienza e ammonito: “In quest’aula non si fanno fiction”. A quel punto la reazione clamorosa, rancorosa e inconsulta del padrino che afferra il filo del telefono utilizzato per parlare da Milano a Napoli e tenta con un gesto goffo e maldestro di strangolarsi cadendo però malamente a terra. Subito il Presidente ordina la sospensione dell’udienza del processo in cui Zagaria è imputato per un duplice omicidio”.
Alla lettera dei legali di Zagaria che annunciavano l’azione legale contro i produttori della fiction di Rai1, aveva risposto l’attore Alessandro Preziosi, interprete del boss in Sotto Copertura, spiegando che la sceneggiatura è ispirata alla realtà dei fatti, ma la cronaca è stata inevitabilmente romanzata nell’adattamento per il piccolo schermo.