Riecco Augusto Boldrini nella catena Facebook: tra Camera e Bufala, è il cugino di Laura?

Esilarante l'ennesimo post Facebook che sta girando moltissimo in queste ore. Ecco di cosa si tratta

Augusto Boldrini

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Da alcuni giorni a questa parte si sta parlando per l’ennesima volta di Augusto Boldrini, presunto cugino della nota Laura, il quale sembrerebbe godere di un posto di lavoro a reddito piuttosto elevato grazie alla semplice parentela appena menzionata. Siamo al cospetto di una nuova catena Facebook che rappresenta un nuovo genere di bufala, visto che alla Camera nessuno è stato assunto all’interno della segreteria dell’ufficio verifiche atti di Palazzo Chigi, ma soprattutto nessun cugino della Boldrini si ritrova a guadagnare 37.000 euro al mese disponendo di una semplice licenza elementare.

Come vi dicevo in precedenza, quella di Augusto Boldrini è una bufala che può essere categorizzata come “troll“. L’admin della pagina Facebook dalla quale nasce un post solo apparentemente “di protesta”, infatti, risponde ai commenti degli “indignati” in modo sarcastico, facendo percepire al lettore esterno che in realtà tutto sia stato inventato di sana pianta con il solo gusto di fare rumore (o, come spesso si afferma in questi casi, pura “satira”). Oltre ovviamente a generare commenti, ricondivisioni e “mi piace” che fanno sempre bene allo stato di salute di una pagina.

Resta preoccupante proprio questo dato, in quanto nelle ultime due settimane in tanti hanno alimentato la catena Facebook su Augusto Boldrini, che in realtà non esiste. O quantomeno non ricopre alcuna carica a differenza di quanto riportato all’interno del post ufficiale. Del resto, di recente la stessa Laura Boldrini ha rilasciato alcune interviste simpatiche, commentando le dieci bufale più esilaranti che sono circolate negli ultimi due anni sul suo conto. Soprattutto quelle riguardanti il tema dell’immigrazione.

Come avrete notato dalla foto ad inizio articolo, si tratta nello specifico di Vinicio Marchioni, che abbiamo imparato a conoscere con “Romanzo Criminale“. L’invito, a margine del mio articolo sulla bufala riguardante Augusto Boldrini negli ambienti delle Camere, è quello di non ricondividere mai contenuti del genere, se prima di farlo non siano state raccolte tutte le informazioni del caso utilizzando altre fonti. Anche per evitare pessime figure e non passare per “creduloni”.