Tornano prepotentemente di tendenza le ricerche sull’entrata in vigore del nuovo codice della strada 2017 per l’utilizzo del cellulare alla guida, probabilmente per via di una nuova ondata del messaggio WhatsApp salito agli onori della cronaca lo scorso maggio. Non si trattava, lo ricordiamo, di una bufala, né tanto meno di una truffa, bensì di una comunicazione dai toni allarmistici, che necessitava di importanti precisazioni.
Era il 20 luglio appena trascorso quando venne approvato l’emendamento circa l’entrata in vigore del nuovo codice della strada 2017 che regola l’uso del cellulare alla guida, che ricordiamo prevedere la sospensione istantanea della patente fino ad un trimestre, il taglio di 5 punti ed ammende pecuniarie fino a 1.294 euro. Questo se si viene sorpresi per la prima volta col cellulare alla guida; dalla seconda, le sanzioni sono anche più severe: la sospensione, sempre immediata, è compresa tra i 2 ed i 6 mesi, i punti decurtati dalla patente diventano 10 e le multe possono raggiungere cifre fino ad un massimo di 2588 euro.
L’emendamento è stato approvato da Michele Meta lo scorso 20 luglio, come vi dicevamo pocanzi, ma non può ancora considerarsi legge vera e propria, dall’effettivo valore giuridico. Di conseguenza, per quanto appena affermato, non possiamo che pensare che il trend di ricerca relativo all’entrata in vigore del nuovo codice della strada 2017 per l’uso del cellulare alla guida sia frutto di una nuova ondata dell’ormai famoso messaggio WhatsApp, che fece il giro di diversi contatti lo scorso maggio, viaggiando da smartphone a smartphone.
Fate bene attenzione: il fatto che l’emendamento non sia ancora legge, non autorizza alcuno nel continuare ad utilizzare indomiti il cellulare alla guida, che resta un’abitudine cattivissima ed estremamente dannosa per l’incolumità vostra e di chi vi intorno (comprese le persone a voi care, che magari sono in auto con voi in quel momento). Speriamo di aver reso al meglio il concetto.