Alternanza scuola-lavoro. Studenti scansafatiche

Ho apparecchiato tavoli e lavato i piatti, lavato i capelli e spazzato il pavimento.  Posso assicurarvi che quella esperienza di lavoro da ragazzino mi è stata utilissima nel corso della mia vita e della mia attività professionale.

Alternanza scuola-lavoro nel mirino

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Arrabbiati e scansafatiche. Da ragazzino ho fatto l’aiuto cameriere e lo shampista. Ho imparato tante cose utilissime per la mia vita professionale. Gli studenti italiani contestano, invece, l’alternanza scuola-lavoro perchè ritengono avvilenti alcune fatiche. E sopratutto coloro che criticano l’alternanza scuola- lavoro sono convinti che esistano dei lavori di serie A e dei lavori di serie B. Una presunzione insopportabile degna di bamboccioni viziati e scansafatiche.

Ho ascoltato con molta attenzione le ragioni della protesta contro l’alternanza scuola-lavoro andata in scena nei giorni scorsi contro il sistema dell’alternanza scuola-lavoro che impone un periodo di lavoro ( non apprendistato) presso aziende esterne alla scuola a completamento del percorso didattico svolto in aula. Tanti studenti urlano e si lamentano ma non hanno ancora capito che il lavoro esige fatica( leggi di più).

Che il sistema dell’alternanza scuola- lavoro abbia bisogno di qualche riforma è giusto. Ma temo che molti degli studenti protestatari non abbiamo ancora compreso quanto sia difficile la vita lavorativa. Tocca alzarsi per tempo, bisogna assumersi delle responsabilità, rispettare delle consegne, esser attenti e disciplinati. Da ragazzino ho vissuto l’alternanza scuola-lavoro domestica dando una mano a papà cameriere e mamma parrucchiere.

Ho apparecchiato tavoli e lavato i piatti, lavato i capelli e spazzato il pavimento.  Posso assicurarvi che quella esperienza di lavoro da ragazzino mi è stata utilissima nel corso della mia vita e della mia attività professionale. Pertanto non si adontino gli aspiranti avvocati se debbono passare qualche ora a friggere patatine, non si offendano i futuri medici se gli tocca sistemare vestiti negli scaffali né insorgano le architette se magari debbono zappettare qualche orticello.

La presunzione che alcuni lavori non siano degni del proprio potenziale intellettuale è molto grave. Tocca darsi una regolata e metter a profitto  ogni esperienza vissuta tenendo ben presente che l’alternanza scuola-lavoro non è apprendistato  ma un tempo di maturazione umana ed esistenziale da sfruttare per il meglio senza puzza sotto il naso.