A vedere Marco D’Amore nei panni del tossico mezzo giamaicano Giorgio “Il Merda” Armani in Brutti e Cattivi, film presentato a Venezia 74 in concorso nella categoria Orizzonti, sembra impossibile che si tratti dello stesso attore che in Gomorra interpreta Ciro Di Marzio. Ma a D’Amore il paragone con il braccio destro di Don Pietro comincia a stare stretto: come ha messo nero su bianco durante l’incontro tenutosi dopo la proiezione del film al Lido, non gli fa piacere essere identificato con un solo personaggio.
In risposta a una domanda proveniente dalla platea che chiedeva quanto difficile fosse stato il passaggio da Ciro a Giorgio, dalle atmosfere cupe e serie di Gomorra a quelle più da sfottò di Brutti e Cattivi, Marco D’Amore si è infatti espresso riguardo come un attore non dovrebbe essere costantemente identificato e paragonato al ruolo che lo ha reso famoso.
“L’esempio lampante è Jim Carrey” ha poi aggiunto, chiamando in causa il re della comicità americana ospite della Mostra lo scorso martedì 5 settembre, che secondo D’Amore non sarebbe diventato quello che è ora se i suoi fan avessero continuato a vedere in lui lo spericolato Ace Ventura.
Accolto al Lido con un applauso da parte del pubblico, Brutti e Cattivi è l’esordio alla regia di Cosimo Gomez: oltre a D’Amore, nel cast sono presenti anche Claudio Santamaria e Sara Serraiocco. Dark humour, criminalità organizzata e dialetto romano sono la base di quella che è candidata a diventare una delle commedie più politicamente scorrette di sempre: “I disabili sono come noi, in genere verso di loro proviamo pietà, magari anche falsa” ha spiegato il regista, aggiungendo come l’elemento che ha dato vita al film sia stata proprio l’idea di una banda di disabili criminali, disonesti e spietati.
Brutti e cattivi sarà nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 ottobre 2017.
