Ho incontrato Thomas Bocchimpani e ve lo racconto

Timido quando parla ma non quando si esibisce, si porta dentro il sogno di un'icona tanto potente quanto fragile: Michael Jackson. Gli auguro tanta fortuna.


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Non guardando la TV nè tantomeno seguendo i talent, sono rimasto spiazzato quando una miriade, soprattutto di ragazzine, mi hanno scritto su Twitter o Facebook arrabbiate per quella che ritenevano l’ingiusta eliminazione di Thomas da Amici. Chi è? Non ho potuto rispondere, ma ho capito che questo cantante aveva lasciato tracce di ammirazione ben radicate.

Per caso ho incontrato Thomas Bocchimpani (chissà perché i talent tolgono sempre il cognome lasciando solo il nome, quasi a tagliare una parte dell’identità dei ragazzi che partecipano) in un hotel a Bologna. L’ho visto timido, dolce e sensibile. Ho deciso di accendere la telecamera per fargli alcune domande. Ho avuto la sensazione che questo ragazzino veneto di 17 anni, che aveva in realtà debuttato a “Io canto”, abbia delle grandi possibilità di crescere molto. Suona piano e chitarra. Inizia ad occuparsi della composizione e arrangiamento della propria musica e partecipa alla stesura dei testi. Ma, soprattutto, ha un idolo che ha dato tanta energia positiva: Michael Jackson.

Più tardi l’ho visto all’opera, provare con i suoi ballerini nel backstage della festa di Radio Bruno in Piazza Maggiore. Ho notato come, quando balla, si trasforma, non è più timido, ma sicuro di sé, com’era Michael Jackson. Come dice il suo maestro di ballo: “È credibile”.

Adesso deve saper ricominciare da zero, ignorando la fama improvvisa avuta da un talent. Deve mettere paraocchi per non sentire le urla delle fans e costruire la sua musica e una identità che il rumore che ha attorno può falsare. Mi ha detto che: “La musica è un modo per poter vivere questa realtà in modo diverso, in maniera alternativa”

Gli ho augurato di poter dare a chi lo segue l’amore e bellezza che ha dato il suo idolo Michael Jackson.

Red Ronnie