Ma perchè dobbiamo importare uova dall’Olanda? Ma che schifo d’economia è quella in cui le uova viaggiano per migliaia di chilometri? Lo scandalo uova contaminate è solo alle prime battute. In pochi giorni d’indagini serie dilagherà dimostrando ancora una volta che sulle nostre tavole e nella nostra pancia continuano a finire le più immonde porcherie.
Vengo orgogliosamente da una famiglia contadina. Quando c’era bisogna di uova, nonna Teresa si spediva nel pollaio sotto casa dove scovavo tra la paglia le uova appena deposte. Poi il progresso proibì di allestire pollai nei pressi delle abitazioni anche borgo rurale di Auletta. Le uova cominciammo a comprarle dal salumiere e poi al supermercato.
Conoscevo ad una ad una le nostre galline e mi fidavo pienamente di quelle uova appena deposte e caldissime. Come potrò mai fidarmi delle uova deposte da una sconosciuta gallina olandese a miglia di chilometri di distanza da casa mia? E’ progresso, secondo voi, violentare le galline costringendole alla superproduzione di uova? E’ progresso pagare pochi centesimi le uova ai produttori e portarle in giro per l’Europa con enorme dispendio di energia? Con questo sistema ci perdiamo tutti: le galline, gli allevatori, l’ambiente, la tasca e la salute dei consumatori.
Io mi dissocio da questo progresso. E voglio tornare al pollaio sotto casa. Di certo le uova saranno più salubri ed igieniche di queste schifezze olandesi. E’ tempo di dire basta a questa industria alimentare che sta distruggendo l’ambiente e la salute. Con alcuni amici abbiamo creato un orto condiviso. Produciamo da soli ed a chilometro zero ortaggi e verdura. E’ tempo di costruire accanto ai solchi dell’orto anche un pollaio e ricominciare a raccogliere le uova caldissime appena deposte. Ne mangeremo di meno, ma saranno sicuramente migliori.