13 Reasons Why di nuovo sotto accusa: la parola “suicidio” è tra le più cercate su Google

Spunta una nuova polemica su 13 Reasons Why: dopo la pubblicazione della prima stagione su Netflix, la parola "suicidio" è tra le più cercate in rete.

seconda stagione di Tredici

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Non si placano le polemiche su 13 Reasons Why. La serie tv di Netflix, dopo un controverso debutto che ha generato sia critiche positive che negative, è di nuovo sotto accusa da parte delle autorità mediche statunitensi. Secondo il Journal of the American Medical Association (JAMA) Internal Medicine, le ricerche sul fenomeno del suicidio è aumentato drasticamente negli ultimi mesi, fino a raggiungere un picco del 19% nei giorni successivi alla pubblicazione della prima stagione di Tredici su Netflix.

In particolare, Mark Dredze, professore di computer science presso l’Università Johns Hopkins ha riferito quanto segue:

“Ci sono state tra i 900,000 e 1,500,000 ricerche sul web riguardanti il tema del suicidio, numeri molto alti a seguito del debutto della serie su Netflix.”

Così la frase “come suicidarsi” è incrementata del 26%, mentre la parola “suicidio” è aumentata del 18%, e infine “come farla finita/come uccidersi” è incrementata del 9%. Se guardiamo il lato positivo, le ricerche per “prevenire il suicidio” sono aumentate del 23%. I numeri sono preoccupanti, come osserva John Ayers, professore e ricercatore del San Diego State University Graduate School of Public Health, che afferma:

“È incoraggiante che 13 Reasons Why abbia risvegliato l’opinione pubblica sulla tematica del suicidio e su come prevenirlo, ma coloro che fanno queste ricerche danno una scossa alle peggior paure dei critici. La serie ha ispirato molte persone a prender posizione e a informarsi su come suicidarsi.”

Fin dal suo debutto, 13 Reasons Why ha registrato un’ampia fetta di critica e pubblico, grazie a una storia supportata da personaggi credibili e reali. La serie, incentrata sul suicidio di Hannah Baker e su una scatola di cassette che ha lasciato ad alcuni suoi coetanei, spiegando le tredici ragioni che l’hanno spinta a uccidersi, è stata osannata per il coraggio dell’aver mostrato tematiche molto forte, quali bullismo, stupro e una drammatica e dettagliata sequenza in cui la protagonista decide di togliersi la vita.

Per valutare come le ricerche della parola “suicidio” si siano impennata in rete, i ricercatori hanno analizzato i trend di Google negli Stati Uniti nel periodo dal 31 marzo al 18 aprile 2017. Successivamente, le analisi sono state interrotte quando un ex giocatore di football, Aaron Hernandez, si è tolto la vita. Per cercare di arginare il fenomeno, gli scienziati consigliano di aggiungere un numero predefinito alla fine di ogni episodio, in modo che possa aiutare i giovani, evitando loro di compiere gesti estremi.