L’estate che stiamo vivendo è di quelle calde dal punto di vista del clima e, per forza di cose, a soffrire una situazione del genere ci sono anche alcuni smartphone come il cosiddetto Honor 7. Basta farsi un giro nelle community tematiche per capire che, in effetti, determinati device stanno patendo questa situazione fatta di surriscaldamenti più di altri, complice un’età non più giovanissima e forse qualche piccolo difetto di produzione che con il trascorrere dei mesi comincia a palesarsi agli occhi degli utenti.
Qui il trend è stato accentuato dal rilascio dell’aggiornamento B390 a quanto pare. Al dì là delle singole applicazioni che possono in qualche modo prevenire il problema, per le quali penso che ognuna generi effetti diversi per gli utenti a seconda del device di riferimento e dell’uso che se ne fa, ritengo che alla base di tutto debba esserci il monitoraggio. Sapere se lo smartphone o la sua batteria stiano raggiungendo livelli “pericolosi” è fondamentale, affinché possano essere messe in pratica le dovute contromisure per arrestare il problema.
A tal proposito, sento di consigliare ai possessori di un Honor 7 esasperati dai surriscaldamenti (soprattutto dopo aver effettuato l’aggiornamento B390) di provare l’applicazione CPU-Z, ovviamente disponibile all’interno del Play Store. Attraverso l’app in questione, infatti, sapremo in tempo reale le temperature raggiunte dal device e, una volta arrivati a determinate soglie, sarà possibile adottare tutte le contromisure del caso.
Detto questo, bisogna tener presente che vi valori ottimali non dovrebbero superare i 40 gradi, in riferimento alla temperatura generale dello smartphone, mentre per quanto concerne la batteria è consigliato restare sotto i 27 gradi. A voi come stanno andando le cose con Honor 7 dopo aver installato l’aggiornamento B390? Commentate senza problemi l’articolo di oggi per mettere a fuoco il problema. Scusate il gioco di parole.