In questi mesi abbiamo affrontato le vicende del Samsung Galaxy S7 e del Samsung Galaxy S7 Edge concentrandoci soprattutto sulla questione dei nuovi aggiornamenti impostati su Android Nougat, che in alcuni casi hanno risolto dei problemi, ma che in altri ne hanno purtroppo creati di nuovi. Da alcuni giorni a questa parte, con l’arrivo dell’estate, è tornato però attuale un altro caso riguardante il top di gamma 2016, vale a dire quello della garanzia che dovrebbe coprirci dai danni nel caso in cui un modello non dovesse rivelarsi impermeabile.
In tanti probabilmente ricorderanno la presentazione ufficiale del Samsung Galaxy S7, con il produttore coreano che spese non pochi minuti su questo punto di forza rispetto ai competitor di quel periodo. Il fatto di poter contare su un top di gamma impermeabile, con relativi spot pubblicitari incentrati proprio su questo tema, ha indubbiamente dato una spinta ulteriore ad un prodotto che già di suo ha registrato un apprezzabile successo. I fatti, però, sembrano essere diversi rispetto a quanto comunicato.
Negli ultimissimi giorni, infatti, ho notato alcune segnalazioni davvero incredibili da parte di utenti che hanno avuto problemi con un Samsung Galaxy S7 evidentemente non così impermeabile. Partendo dal presupposto che la certificazione IP68 evidenzia che lo smartphone possa essere immerso entro 1,5 metri di profondità per una durata che non superi i 30 minuti, pare che molto spesso i testi di Samsung facciano emergere tracce di ossido.
Principio che, evidentemente, fa venir meno tutti i discorsi riguardanti la garanzia dello smartphone. I preventivi per le riparazioni oscillano tra i 580 e 610 euro, andando oltre il prezzo con cui si può facilmente acquistare un Samsung Galaxy S7 in Rete. In tanti stanno valutando l’ipotesi di seguire vie legali e, nel caso riteniate che il vostro caso rientri tra quelli coperti in garanzia, consigliamo vivamente di farvi valere. Restiamo ovviamente aperti ad eventuali repliche ufficiali di Samsung su questa vicenda.