Preoccupati per la questione di WhatsApp bloccato e sospeso, che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 30 giugno 2017 a bordo di alcuni vecchi smartphone? La notizia è di queste ore, riportata dal sempre ben informato GSMArena.com (non può, quindi, trattarsi di una diceria senza fondamento, come in molti altri casi spesso avviene senza ritegno alcuno).
Non avrebbero più nulla da temere i possessori di device equipaggiati con le più datate versioni Android, dal momento che il supporto è stato esteso per la release 2.3.7 e precedenti fino al 1 febbraio 2020.
Una cosa è palese: la vicenda di WhatsApp bloccato e sospeso il 30 giugno 2017 non deve interessarvi se siete utilizzatori di Android 2.3 Gingerbread, in quanto, stando alle ultime segnalazioni, potrete continuare ad avvalervi indisturbati dell’app di messaggistica istantanea più popolare al mondo.
Non è chiaro, purtroppo, se il supporto sia stato esteso ad Android 2.1 e 2.2, questo non è stato specificato nella rettifica contenuta nel blog ufficiale della società (ci sarà chiaramente da approfondire, così da non lasciare nulla al caso).
Seppur ormai al riparo dallo spauracchio di WhatsApp sospeso e bloccato dal 30 giugno 2017, non aspettatevi comunque di poter fruire delle ultime funzionalità studiate per l’app dagli sviluppatori a ridosso di vecchi smartphone, con a bordo le versioni Android più datate (che avranno anche l’abilitazione al supporto, ma senza dubbio non i requisiti per poter far girare tutto al meglio).
Diciamo che per come si erano messe le cose possiamo anche accontentarci così: da qui al 1 febbraio 2020 c’è ancora qualche annetto per potersi procurare un device più aggiornato (fino ad allora immaginiamo il numero di utilizzatori di release antidiluviane sarà di una percentuale bassissima, se non prossima allo zero).
Al momento, la vicenda relativa a WhatsApp bloccato e sospeso il 30 giugno 2017 può dirsi superata per alcuni dei vecchi smartphone Android sopra descritti, vedremo poi cosa accadrà.