Modello Juve. La vittoria è l’unica cosa che conta

La Juve che si presenta al cospetto del Real Madrid è una formazione matura, consapevole della propria potenza.Con in panchina il miglior esponente della scuola degli allenatori italiani: Massimiliano Allegri. Uno stratega geniale, un motivatore formidabile, un creativo straordinario; basti solo pensare al ruolo inventato per Mandzukic che ha permesso di liberare l'enorme potenziale tecnico dell'attacco bianconero

Juve ad un passo dalla storia

INTERAZIONI: 597

Il calcio italiano deve imitare la Juve. Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta. Se lo mettano in testa proprietari, dirigenti, allenatore e tifosi. E vadano a studiare dalla Juve per capire come si fa a diventare e restare vincenti.

L’appuntamento con la storia è a Cardiff, la Juve è pronta. Dopo la dignitosa sconfitta di Berlino contro il Barcellona, la Juve non ha perso tempo a lamentarsi per un fischio arbitrale o per il fatturato degli avversari. Ha avviato una profonda rifondazione tecnica: via Tevez, Pirlo, Vidal, Pogba sulla scena Dybala, Higuain, Quadrado, Mandzukic, Dani Alves.

La Juve che si presenta al cospetto del Real Madrid è una formazione matura, consapevole della propria potenza.Con in panchina il miglior esponente della scuola degli allenatori italiani: Massimiliano Allegri. Uno stratega geniale, un motivatore formidabile, un creativo straordinario; basti solo pensare al ruolo inventato per Mandzukic che ha permesso di liberare l’enorme potenziale tecnico dell’attacco bianconero.

Una società solidale capace di rischiare ed investire: la Juve vende Pogba per acquistare Higuain e Pianjc. Consolida il primato italiano e lancia la sfida all’Europa. Una sfida già vinta dal punto di vista contabile in considerazione degli introiti accumulati dalla finalista di Champions. La Juve costruisce lo Stadium di proprietà che diventa un fortino quasi inespugnabile ed adesso, grazie all’accordo con l’Allianz, diventerà un altro tesoro da far fruttare.

Il dominio Juve è solido. E le rivali sono a distanza siderale. Le milanesi stanno vivendo una complessa e per molti aspetti oscura trasformazione aziendale; Roma ha già messo in archivio il mega progetto del nuovo stadio; a Napoli la destinazione del nuovo impianto è più ballerina di una tarantella.

Perchè mentre la Juve cresceva in fatturati e risultati Milano, Roma e Napoli restavano indietro? E’ utile farsi un esame di coscienza per avvicinare e superare il modello Juve senza struggersi nella ricerca di alibi e consolazioni: arbitri, complotti cosmici, bel gioco. Le chiacchiere stanno a zero. La vittoria è l’unica cosa che conta perchè lo sport è competizione per la vittoria.