Quello ricevuto da Emma Watson durante la serata degli MTV Movie & TV Awards 2017 è probabilmente il riconoscimento più adatto a lei, da sempre attivista per i diritti femminili e per la parità di genere: si tratta del premio al “Miglior attore in un film”, e la particolarità che ha è quella di non tenere conto del genere femminile o maschile dell’interprete.
Anziché dividere come da tradizione tra “Miglior attore” e “Miglior attrice”, la prima edizione di questi rinnovati MTV Awards ha deciso di scegliere sei attori e attrici e di farli competere tra di loro in un’unica categoria: insieme a Emma Watson, in lizza per il premio c’erano nomi nuovi come Hailee Steinfeld per 17 anni (e come uscirne vivi) e Daniel Kaluuya per Scappa – Get Out, ma anche veterani dell’industria cinematografica quali James McAvoy per Split, Hugh Jackman per Logan e Taraji P. Henson per Il diritto di contare.
Come presenter del premio è stato scelto Asia Kate Dillane, famoso per il ruolo di Taylor Mason in Billions e per essere il primo attore genderqueer ad entrare nel cast di una serie tv di grande successo. La Watson, nell’accettare il Popcorn d’Oro, tra un ringraziamento e l’altro ha parlato di cosa significhi per lei vincere un premio così importante e innovativo per il mondo del cinema.
“La mossa di MTV di creare un premio senza genere per la recitazione significherà qualcosa di diverso per tutti” ha detto sul palco col trofeo in braccio, “Ma per me significa che recitare è l’abilità di mettersi nei panni di qualcun altro, e che non deve essere separata in due diverse categorie“. “L’empatia e l’abilità di utilizzare l’immaginazione non dovrebbe avere limiti. Questo significa molto per me, sia vincere il premio che riceverlo da te, Asia” ha poi continuato, riferendosi direttamente a Dillon, “Grazie per avermi educata in un modo così comprensivo, paziente e amorevole“.
Sebbene sia noto l’impegno femminista e umanitario di Emma Watson, l’attrice ci ha tenuto a sottolineare l’importanza del ruolo per cui è stata premiata: Belle, la protagonista del remake in live action de La Bella e la Bestia, alla cui nuova versione la Watson ha infuso un po’ del suo femminismo. “Penso che questo premio mi sia stato dato per chi è Belle e per chi rappresenta. Gli abitanti del villaggio della fiaba volevano che Belle credesse che il mondo fosse più piccolo di quanto lei lo vedesse e con meno opportunità per lei, che la sua curiosità e la sua passione per il sapere e il suo desiderio per avere di più fossero la base dell’alienazione” ha detto, parlando del suo personaggio, “Ho adorato interpretare qualcuno che non ha dato ascolto a nulla di tutto ciò. Sono molto fiera di far parte di un film che celebra la diversità, la cultura, la comprensione e la gioia“.
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