Trump contro gli One Direction: “Non vi voglio nel mio hotel”. Parla Liam Payne

Il cantante Liam Payne ricorda uno spiacevole episodio che riguarda gli 1D e il presidente degli Stati Uniti d'America.

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Liam Payne racconta un episodio spiacevole che riguarda gli 1D e l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America. Trump contro gli One Direction: un giorno mandò via la band dal suo hotel ed è Liam Payne a raccontare l’accaduto.

A Rollacoaster, il magazine del quale Liam Payne occupa la copertina, ha spiegato che il presidente degli Stati Uniti d’America un giorno chiese al gruppo di allontanarsi dal suo hotel in seguito ad uno spiacevole rifiuto.

“Ci cacciò da un suo hotel a New York”, dichiara il cantante degli One Direction. Il motivo? Gli One Direction, all’epoca nella formazione originaria a cinque voci – Harry Styles, Louis Tomlinson, Liam Payne, Niall Horan e Zayn Malik – avevano rifiutato di incontrare sua figlia. La motivazione però era più che valida: il gruppo era impegnato e l’incontro avrebbe richiesto un cambiamento dei programmi che all’epoca non era fattibile.

Una delle figlie di Donald Trump, quindi, Ivanka o Tiffany, ha visto il suo sogno scomparire nel nulla a causa della moltitudine di impegni live e promozionali che costringevano i ragazzi ad una vita intensa in giro per il mondo.

Liam Payne continua raccontando come si sono svolti i fatti: “Ha chiamato il nostro manager mentre stavamo dormendo e gli ha detto ‘svegliali’. Lui ha cercato di rifiutarsi ma non ci faceva più usare il garage sotterraneo e a New York per noi era impossibile entrare dalla porta principale”.

“Alla fine ci ha detto: ‘non vi voglio nel mio albergo’ e quindi ce ne siamo dovuti andare”, conclude Liam Payne. Una vendetta? Una punizione? Un malinteso? La vicenda emerge solo ora, dalle pagine del magazine Rollacoaster che propone un’intervista esclusiva a Liam Payne.