Da che WhatsApp è diventato gratis (prima il canone per l’utilizzo era di 0.89 cent l’anno, ndr.), la società stava comunque cercando il modo di fare cassa, senza per questo dover necessariamente pesare, seppur in modo irrisorio, sulla tasche degli utenti. Tranquilli, non stiamo parlando di pubblicità invasiva o del ritorno di un contributo economico, bensì di una manovra ben congeniata, e rivolta soltanto ai profili business che intendono utilizzare WhatsApp per moltiplicare i propri contatti.
Stando a quanto riferisce Reuters, WhatsApp potrebbe presto prevedere un costo per gli utenti aziendali che si avvalgono dell’app di messaggistica istantanea per raggiungere i clienti (un po’ come già successo con Facebook Messenger, l’idea di partenza sembra essere la stessa). La società avrebbe anche iniziato a testare l’opzione con Cowlar, startup di piccole dimensioni produttrice di collari intelligenti per bovini (che tengono monitoraggio dei dati relativi al bestiame).
La feature business di WhatsApp entrerebbe qui in gioco a partire dall’inoltro di alcuni messaggi automatici ai vari imprenditori rurali nel momento in cui qualsivoglia animale prenda a comportarsi in maniera anomala. Chiaro che si tratti solo di un esempio come un altro, lo stesso principio potrebbe essere applicato a tante altre situazioni, nell’ambito delle realtà aziendali più disparate e per gli scopi più vari (ovviamente tutti leciti, non andate a pensare a chissà cosa :D).
Gli utenti consumer possono dormire sonni tranquilli: WhatsApp, almeno per il momento (non si può mai dire cosa ci riserverà il futuro), resterà a titolo gratuito, ed al netto del canone annuo di un tempo (il contributo era piccolo, dava fastidio più che altro non rendersene conto in tempo e non poter rimediare in quel momento specifico, magari non avendo a portata di mano una carta di credito). Seguiremo la situazione da vicino per tenervi informati :)