La scimmia di Gabbani non convince Manuel Agnelli: è questo che traspare, tra le righe, dall’intervista che il leader degli Afterhours ha reso al Corriere della Sera alla vigilia della partenza del tour a supporto di Folfiri o Folfox. Un album intimista e scritto d’impeto dopo la morte del padre di Agnelli, che ha condotto la band in vetta alle classifiche di vendita a una sola settimana dal suo rilascio.
Si parla di Gabbani ma anche di X Factor e del tour, che Manuel Agnelli condurrà con Rodrigo D’Erasmo nei maggiori club italiani. Sul vincitore del Festival di Sanremo, il leader della band indie-rock non ha avuto dubbi: “Ha talento, ma la canzone non mi piace. Non mi interessa quel genere. Ha il maglioncino ed è rassicurante, ma si muove sempre sullo stesso binario. Non vedo un’evoluzione verso qualcosa di diverso. Non c’è niente che non vada, ma a me non dice niente di nuovo”.
Di X Factor, invece, Manuel Agnelli ricorda l’eliminazione di Eva Pevarello, attualmente impegnata nell’apertura dei concerti di Carmen Consoli. “Quando hanno eliminato Eva, che volevo vincesse, ho combattuto contro me stesso e ho sfasciato il camerino di X Factor come ai vecchi tempi – racconta Agnelli – non è rimasto nulla di sano. Sono tornato poco dopo e ho ritrovato tutto in ordine con un messaggio: puoi fare quello che vuoi, puoi fare il ribelle, ma rimettiamo tutto a posto”.
L’esperienza come giudice all’interno del talent di Sky Uno, che l’artista ripeterà quest’anno, è stata la chiave di volta per avvicinare Manuel Agnelli al grande pubblico. Una novità che il leader degli Afterhours dichiara di aver gradito: è all’affetto della gente che non vuole rinunciare, dopo una carriera passata a inseguire la nicchia dell’underground con un genere che – comprensibilmente – rimane lontano dall’accezione di popolare.
Nei prossimi impegni di Manuel Agnelli, un lungo tour con gli Afterhours in partenza il 9 marzo dal Live Club di Trezzo sull’Adda.