Da I Delitti del Barlume allo spin off di Squadra Antimafia: l’attrice Glaucia Virdone in esclusiva a OM

Un inizio di carriera tra cinema, teatro e tv per la nostra Glaucia Virdone che si è raccontata ad OM


INTERAZIONI: 16

Bella, brava e, soprattutto, preparata. Una cosa rara al giorno d’oggi, ma Glaucia Virdone ha tutte queste qualità e ha intenzione di sfruttarle al massimo. La giovane attrice è agli esordi della sua carriera ma ha già alle spalle tanta gavetta tra teatro, cinema e tv, tutte esperienze che la porteranno lontano.

Ha origini brasiliane ma è cresciuta e vissuta in Italia, la 28enne Glaucia Paola Virdone, ci ha permesso di curiosare un po’ nella sua vita senza tirarsi indietro e noi della redazione di OptiMagazine non ci siamo certo fatti mancare nulla. L’attrice è stata recentemente in tv nella nuova stagione de I Delitti del BarLume e presto sarà anche nella prima serata di Canale 5 nello spin off di Squadra Antimafia, Rosy Abate in cui avrà un ruolo importante che vi sveleremo nella seconda parte di questa intervista.

Ciao Glaucia, per tutti quanti noi sei Aisha, la mitica Winx messa in scena da Iginio Straffi nel Winx Club live Show, ci vuoi raccontare qualcosa riguardo a quel progetto?

È stata un’esperienza molto bella soprattutto perchè si è creato un rapporto particolare con le ragazze. Era un cast di poche attrici e questo è già insolito perchè di solito si è un gruppo più numeroso. Questo non ha fatto altro che intensificare i nostri rapporti visto che eravamo tutte insieme sul palco dall’inizio alla fine. Un’unione particolare visto che oltre a condividere il palco abbiamo condiviso la nostra vita durante il tour vivendo insieme. Era uno spettacolo per bambine che venivano proprio per noi come fan delle Winx e questo ti da un’aspettativa maggiore. Sicuramente dal punto di vista professionale è stata una bella esperienza.

Quanto è stato diverso dalla tv e dal cinema che sono arrivati subito dopo?

Lo spettacolo cambia durante una tourné, si evolve. Al cinema e alla tv c’è una preparazione personale e si cerca di portare a termine la scena con un lavoro di squadra e in poco tempo e poi si va al montaggio. Il risultato non lo vedi subito a differenza del teatro in cui il pubblico ti segue e ti fa capire subito se piaci. In tv e al cinema il tuo lavoro lo vedi dopo tanto tempo ed è comunque il risultato di un lavoro di montaggio, luci, musica, quindi l’emozione è sicuramente differente.

Preferiresti tornare subito a teatro o le tue nuove esperienze ti stanno dando modo di guardare avanti accantonando il teatro?

Le Winx le abbiamo finite a gennaio dell’anno scorso e non è passato tanto. Se mi capitasse l’occasione di fare nuovamente un musical o del teatro non mi tirerei indietro. In futuro spererei di fare entrambe le cose: un po’ di teatro e, quando ci sarà l’occasione, anche cinema e televisione. Sarebbe bello fare un po’ di tutto, solo così si può avere la pienezza e una preparazione a 360 gradi.

Andrea Franceschini, Fariboborz Kamkari, Uwe Bollo sono solo alcuni registi con cui hai lavorato, cosa ci puoi dire dei tuoi impegni al cinema passati e futuri?

L’anno prossimo uscirà un film che ho girato questo inverno, Beate, in cui ricoprirò un ruolo che nessuno mi avrebbe mai dato, quello di una suora. La commedia arriverà nelle sale il prossimo inverno e al momento ho fatto altre selezioni e altri provini che speriamo siano positivi ma per scaramanzia non posso ancora dire niente. Sul set di Beate ho avuto modo di lavorare con bravi attori e Paolo Pierobon è tra questi.

Com’è stato lavorare con il mitico De Silva di Squadra Antimafia?

Anche lui è un attore del film Beate e devo dire che con lui mi sono trovata benissimo. È un attore molto professionale, sul set molto simpatico soprattutto nelle scene comiche che abbiano condiviso. Davvero una brava persona, molto diversa dal suo personaggio nella fiction Taodue.

Conosci diverse lingue, hai fatto molta gavetta, balli, canti e reciti oltre ad essere laureata e ad aver partecipato ad importanti progetti che ti hanno plasmata e fatta crescere, quanto serve oggi la preparazione nel tuo ambiente?

Effettivamente credo che se si voglia proteggere questo lavoro, un lavoro difficile soprattutto dal punto di vista emotivo, personale, intimo, che ti porta a stare lontano dalla famiglia. Un lavoro che si inserisce nel 100% della tua vita ed è diverso dall’andare in ufficio, tornare a casa e lasciare fuori dalla porta tutto il resto. Fare l’attore non è un lavoro dal quale ci si può separare e quindi va rispettato e fatto bene, usando le giuste tecniche e avendo alle spalle uno studio e i mezzi giusti così come in tutti i lavori. Diffido da quelli che un po’ si improvvisano attori e che in questo modo rovinano un lavoro che va tutelato e protetto.