Lo speciale di Natale di Doctor Who è una storia d’amore con supereroi e alieni (recensione)

Dopo un anno, torna lo speciale di Natale di Doctor Who con il Dottore: gli alieni fanno da sfondo alla storia d'amore con rimandi ai supereroi più famosi dell'universo Marvel e DC.


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Dopo un anno di attesa, lo speciale di Natale di Doctor Who torna con un episodio intitolato “The Return of Doctor Mysterio” in cui si assaporano tutti gli elementi classici della serie tv britannica: commedia, intrattenimento, una dose di morale e buoni sentimenti. Seppur si era detto che lo speciale non sarebbe stato un omaggio a Superman, è impossibile non pensare proprio all’Uomo d’Acciaio, e non solo a lui.

Scritto da Steven Moffat, lo speciale di Natale di Doctor Who dà agli spettatori 60 minuti di un mini film supereroistico, e non a caso sono molti i rimandi. Dal mondo DC con Superman e Batman a quello Marvel Spider-man (“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, citando il famoso film di Sam Raimi). Si parte dal piccolo Grant – il futuro The Ghost, il supereroe dell’episodio. Il modo in cui il Dodicesimo Dottore si approccia al bambino ricorda il primo incontro tra l’Eleven di Matt Smith e Amy Pond, “la ragazza che ha aspettato”.

Il pubblico si è innamorato del Dottore per la sua maniera in cui riesce ad entrare nella vita delle persone. Come per magia, irrompe da una finestra aperta, come Peter Pan, e lentamente si fa strada portando i suoi accompagnatori avanti e indietro nel tempo. Nello speciale di Natale di Doctor Who, Twelve fa così con Grant, seguendolo fin da piccolo e poi a scuola, scoprendo solo anni dopo che è diventato un supereroe con i riflessi da ragno di Peter Parker e l’ingenuità e le fattezze di Clark Kent.

L’altra new entry, la reporter Lucy Fletcher (Charity Wakefield) si inserisce nella storia con convinzione e il riferimento all’intraprendenza di Lois Lane è anche in questo caso ben marcata da Steven Moffat, ma non è uno di quei personaggi memorabili del Whoverse. A Matt Lucas spetta il compito di alleggerire l’ora dello speciale di Natale di Doctor Who: il suo Nardole ci era piaciuto già lo scorso anno perché era stato introdotto come un personaggio che grazie alla sua ingenuità e stranezza aveva conquistato il pubblico. Anche in questo episodio, Nardole è nelle vesti bizzarre di assistente del Dottore ed è ancora lì che tenta di capire come far funzionare il TARDIS.

In sostanza, lo speciale di Natale di Doctor Who è una storia d’amore tra un supereroe timido e impacciato e una giovane reporter che cerca di conciliare la sua carriera con il fare la mamma. Per quanto riguarda gli alieni, nell’arco dell’ora se ne vedono pochi, anche se sono ugualmente orripilanti. Infatti l’episodio pecca proprio nella presentazione di questi alieni, anticipati come mostruosi esseri che prendono possesso di cervelli umani e assumono il controllo dei loro corpi, e mal presentati, senza dare il giusto pathos.

Pur non essendo quindi uno speciale natalizio all’altezza dei precedenti, l’episodio non entusiasma ma riesce comunque a intrattenere il pubblico, anticipando così la decima stagione della serie sci-fi con una nota di malinconia: “Tutto finisce prima o poi”, e il pensiero ultimo vola all’amata River Song, la moglie del Dottore. Peter Capaldi dona sempre un’ottima performance ed è un peccato qualora decidesse di lasciare i panni di Twelve il prossimo anno. Senza dubbio l’attore scozzese entra di diritto nella lista della top 5 dei migliori Dottori e con questo episodio continua a dimostrarlo.