Il OnePlus 3T è arrivato nello stupore generale, facendo parlare di sé con una certa insistenza. Chi l’ha utilizzato saprà dire cosa significa possederne uno, e quali differenze sussistano rispetto a OnePlus 3 nell’utilizzo quotidiano. Ecco un quadro dei 5 punti salienti relativi all’utilizzo di OnePlus 3T.
1. BATTERIA PIù GRANDE DEL 10 %
Sembrerebbe insignificante, ma il corrispettivo nella vita reale viene percepito eccome. OnePlus 3T riesce a totalizzare tra le 6 e le 6 ore e 30 con schermo acceso, contro le 5, 5 e 30 del OnePlus 3. Potreste avere bisogno di quel lasso di tempo di scarto per fare in tempo a tornare a casa senza starvi troppo a preoccupare di risparmiare quel briciolo di carica residua. Pensateci.
2. FOTOCAMERA ANTERIORE
OnePòus 3T monta un tiratore frontale da 16 MP, contro quello da 8 di OnePlus 3. Una differenza che poco si riflette nel quotidiano, visto che in condizioni di scarsa illuminazione anche nel primo caso le immagini appaiono sfocate. Migliora, invece, la velocità con cui il volto del soggetto viene rilevato.
3. SNAPDRAGON 821 PIù VELOCE
OnePlus 3T è equipaggiato con l’ultimo Snapdragon 821, sulla carta capace di prestazioni leggermente migliori rispetto allo Snapdragon 820 di OnePlus 3. Nella vita di tutti i giorni la differenza viene rispettata? Per certi versi sì, anche se piuttosto minima e limitata a determinati carichi di lavoro. Ad un occhio poco allenata la cosa potrebbe anche sfuggire.
4. DASH CHARGE
Grazie a questo sistema di ricarica veloce, sarà possibile arrivare da 0 a 100 % in appena 1 ore e 25 minuti. La vera novità sta nel fatto che gli stessi tempi vengono rispettati anche nel caso in cui si prenda ad utilizzare il OnePlus 3T durante la ricarica (cosa che vale solo con cavo e alimenatore originale).
5. PREZZO
Ormai ufficiali da tempo, ma vale comunque ragionarci: 439 e 479 euro rispettivamente per i tagli da 64 e 128 GB. Non una cifra snella, ma comunque molto inferiore di quelle proposte per la maggior parte degli altri top di gamma (perché qui di un portabandiera si sta parlando, non bisogna mai dimenticarselo).