Lapo Elkann, lo odio. Anzi, vorrei esser come lui

Pronti a condannare Lapo Elkann per i suoi vizi. Ma in fondo, neanche troppo, lo invidiamo. Vorremmo avere i suoi i suoi soldi, praticare i vizi estremi, non aver alcuna responsabilità se no quella di praticare la prossima bravata

Invidia per Lapo Elkann

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Lapo Elkann è un poveraccio. Non gli mancano i soldi ma il senso della vita e le amicizie sincere. E’ stato costretto a simulare un rapimento Lapo Elkann per tentare di racimolare 10mila euro. La somma è talmente risibile per lui e la sua famiglia che probabilmente la giustizia americana finirà per considerarla una bravata, uno scherzo di pessimo gusto. Ci penserà un bravo avvocato a tirar fuori da guai Lapo Elkann che vive una vita priva di scopo ed è alla continua ricerca di eccessi.

Qualche tempo orsono Lapo Elkann venne ritrovato agonizzante in casa di un noto trans torinese. Si salvò per il rotto della cuffia ed ebbe anche l’ardire di gridare al complotto nei suoi riguardi da parte di Luciano Moggi allora potentissimo dirigente della Juventus. Chissà chi avrà complottato stavolta contro Lapo Elkann che un altro trans ha utilizzato per inscenare il finto rapimento immagino inducendolo magari ad usare l’accento svedese come Paolo Villaggio nella gag Fantocci-Filini.

Il complotto Lapo Elkann ce l’ha tutto in testa. Ha avuto la fortuna di nascere più che ricco. Questa fortuna suscita risentimento a meno che nella vita non si ci comporti con riservatezza e si costruiscano imprese a favore degli altri che possano godere di una parte della ricchezza stessa. Lapo Elkann, al contrario, i suoi vizi li pratica alla luce del sole ed i soldi li dilapida in modo offensivo per milioni di suoi coetanei che avrebbero volontà e talento per fare grandi imprese ma nulla possono a causa della mancanza di denaro. Lapo Elkann oltre all’invidia genera un odio sociale e di classe che va ben oltre la sua mediocrità umana: non ha mai guadagnato un euro con il sudore della sua fronte, spende e spande mentre milioni di persone in Italia non arrivano neanche alla metà del mese, vive nel lusso più cafone.

Ma al contrario lo considerano una povera vittima, tanti lo commiserano per la solitudine cui lo condannano la madre ed i fratelli, per certuni è addirittura un’icona style, i media lo indicano come una sorta di moderno Oscar Wilde ed anche le belle donne lo circondano. Genio e sregolatezza, condanna ed ammirazione, esaltazione e disprezzo. Confessiamolo anche a noi piacerebbe esser come Lapo Elkann: privi di affanni economici, occupati a dilapidare un patrimonio non guadagnato, intenti a praticare vizi e bagordi. Prima di puntare l’indice contro Lapo Elkann pensiamoci bene: come avremmo vissuto al suo posto?