Ritmo sbilenco – Il genio di Elio e le storie tese al cinema

Un docu film per raccontare una delle band più rivoluzionarie dello scenario italiano, degli ultimi 30 anni. Ritmo sbilenco riordina un po’ il progetto di Elio e le storie tese, e lo fa con uno stile che è quello acclamato: amara ironia, per un filosofeggiare su certi aspetti della vita che in altri testi, in altri gruppi, troverebbero altre modalità di comunicazione


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Geniali. Per quanto mi riguarda è l’aggettivo che meglio racchiude i personaggi in questione. E per chi come me è appassionato di musica e tende a focalizzarsi sul “non convenzionale”, in ogni ambito, questa è sicuramente una buona notizia. Perché Elio e le storie tese rappresentano sicuramente una sintesi perfetta di un concetto che, per quanto possa risultare semplice nella sua formulazione, non sempre viene considerato il giusto: genio e follia spesso, o quasi sempre, si confondono e camminano di pari passo. Ora questo concetto avrà una sua consacrazione ufficiale con la proiezione sul grande schermo del docufilm evento Ritmo sbilenco. Perché loro meritano e meritano in maniera esponenziale, nonché inversamente proporzionale alla presunta serietà; di certe band e di certi argomenti.

La produzione e il taglio del lungometraggio sono quelli classici di lavori simili: una troupe ha seguito Elio e le storie tese in diversi loro appuntamenti, concerti innanzitutto, ma non solo. Perché il lavoro ha anche l’intenzione di regalare momenti del gruppo che sono più intimi, più normali, perché lontani dalla sfera artistica, dove tutto è per forza di cose amplificato dalla risonanza dello spettacolo. Insomma non dovrebbe trattarsi di un percorso interamente costruito sulla fama di Elio e di tutto ciò che ne consegue; piuttosto il senso di questo Ritmo Sbilenco è proprio quello di calcare il senso profondo di un genere che comprende apparentemente solo idee e pensieri utili a far ridere e a divertire, ma che in realtà cela anche altro. Molto altro. In fondo chi ha considerato in passato Elio e le storie tese una sorta di sottogenere dell’ambito musicale, ha avuto nel corso degli anni modo di ricredersi ampiamente, osservando bersagli mandati giù a suon di sberleffi dall’allegra armata musicale.

Altro che dardi spuntati di rapper e presunti cantautori dalle strofe pre confezionate: prodotti che, per quanto possano essere buoni, li trovate in un qualsiasi super mercato della musica (e già da un po’ abbondano). Per questo, e per tanti altri motivi, Elio e le storie tese ci saranno, a partire dal 23 novembre, in alcune sale cinematografiche con questo Ritmo Sbilenco, distribuito da Feltrinelli Real Cinema eWanted (prodotto da OffiCine). Un film che già dal titolo promette di disorientare nel marasma delle ferme convinzioni. Musicali e non. Un piccolissimo assaggio a seguire, con qualcosa che inietta la percezione di un idea. Un po’ sbilenca, come il ritmo.

Trailer: