Rocco Schiavone prosegue inarrestabile verso la quarta puntata, e vince la serata del mercoledì sera su Rai2 battendo “il rivale” Solo di Canale5: ieri sera si sono sintonizzati 3.783.000 spettatori pari al 15.01% di share. La fiction non si ferma davanti alle accese polemiche di Gasparri, Quagliarello e Giovanardi che nei giorni scorsi hanno presentato un’interpellanza al Governo per far chiudere la serie, accusata di veicolare un messaggio sbagliato al pubblico.
“Rocco Schiavone è un delinquente, devono arrestarlo”, aveva tuonato Giovanardi nel corso di un’intervista. In tutta risposta, Marco Giallini aveva commentato così: “Mi spiace solo che di una serie che ritengo di un certo spessore, si parli solo di questo che fuma. Mi pare riduttivo. Ma facciano quello che vogliono”. In attesa della quarta puntata, ieri sera è andata in onda la terza intitolata “Castore e Polluce”.
Un doppio caso ha permesso al vicequestore romano di riflettere sulla sua vita, sempre divisa tra quel passato nella Capitale coronato dall’amore con Marina, e quel presente freddo ad Aosta, dove spuntano donne in ogni luogo. Rocco Schiavone piace al gentil sesso; ha un rapporto altalenante con l’amante Nora, ma non disdegna le attenzioni della collega Caterina, e intanto mette gli occhi su Anna, la sua nuova fiamma – con cui pare intreccerà una relazione nella quarta puntata.
Il suo primo amore però resta la sua Roma, alla quale rivolge uno sguardo malinconico paragonandola alla gelida e innevata Aosta, che sembra non mutare con l’arrivo del primo caldo: “A marzo piove anche a Roma: una pioggia tiepida, che preannuncia la primavera. Tu devi stare solo lì, guardare e ammirare”, così Rocco Schiavone descrive la sua città al collega Italo, troppo giovane per capire cosa si provi ad abbandonare una parte della propria esistenza per trasferirsi in un posto completamente nuovo.
Il tema della vita e della morte continua a ripetersi in ogni puntata, come dimostra uno dei due casi sul quale Rocco Schiavone e la sua squadra stanno indagando. Caterina resta sconvolta quando scopre che il cadavere ritrovato mummificato vicino la tomba di una famiglia benestante era in realtà del custode del cimitero, i cui parenti avevano deciso di seppellirlo in segreto, a causa dei problemi economici. Un mondo ingiusto, dove i ricchi sono disposti ad uccidere pur di guadagnare soldi, al contrario dei poveri che devono tirare avanti arrangiandosi.
"Per una pensione?" "Per una pensione, sì." "A cosa pensi?" "Boh. Che fa schifo." #roccoschiavone #ClaudiaVismara @MarcoGiallini pic.twitter.com/SvwVMgiMah
— Rai2 (@RaiDue) November 16, 2016
La quarta puntata di Rocco Schiavone, che andrà in onda mercoledì 23 novembre, si intitola “Non è stagione” e vede il vicequestore indagare sull’incidente mortale di un furgone con targa rubata e sul rapimento della figlia di un noto costruttore locale. Inoltre, per aiutarlo a superare il lutto della moglie, l’agente Rispoli regala a Rocco una cagnolina randagia, che chiamerà Lupa.
Appuntamento con la quarta puntata di Rocco Schiavone, in prima visione assoluta, il 23 novembre alle ore 21:10.
