L’uscita del OnePlus 3T è stata ufficializzata per il prossimo 15 novembre, dunque per il martedì della prossima settimana. La domanda più ovvia è la seguente: quali differenze con il OnePlus 3 che conferiscono senso alla presentazione di un device a così breve distanza dal lancio estivo?
Il primo grande passo in avanti del OnePlus 3T rispetto al OnePlus 3, come risaputo, sarà l’impiego del Qualcomm Snapdragon 821 al posto dell’attuale Snapdragon 820. Questo dovrebbe voler dire, di sicuro, maggiore frequenza di clock, di conseguenza elevate prestazioni ma con un occhio di riguardo al risparmio energetico. Altro elemento dato per scontato, poi, è l’introduzione del nuovo sensore Sony IMX398 da 16 MP, con messa a fuoco dual core per immagini nitide anche con scarsa luminosità. Fin qui, nulla di novo rispetto a quanto detto nelle ultime settimane ma ecco di seguito con cosa il brand potrebbe stupirci.
Forse non tutti lo sanno, ma oggi 10 novembre partono le vendite del Google Daydream VR (anche se non in Italia ma in USA, UK e Germania). In vista della corposa novità hardware per la realtà aumentata, è più che probabile che il prossimo OnePlus 3T giunga con il supporto al visore. La compatibilità sarebbe tempestiva e potrebbe essere una motivazione in più all’acquisto. Altra spinta decisiva per i potenziali possessori del device, poi, potrebbe essere l’aggiornamento Android 7.0 Nougat già in esecuzione proprio sul top di gamma in presentazione fra soli 5 giorni. Insomma, se per il momento chi ha un OnePlus 3, può solo accontentarsi di un assaggio del firmware con la CyanogenMod 14.1, il nuovo device potrebbe partire (sotto questo aspetto) in vantaggio.
Per concludere, capitolo differenza di prezzo tra OnePlus 3T e 3: questa dovrebbe essere minima, o almeno non superare gli 80 dollari (80 euro?), come anticipato dal rinomato leaker Evan Blass. Una manciata di ore e ne sapremo di più su questo e tutti gli altri aspetti.