La scorsa primavera lo avevamo lasciato senza vita nel finale di Gomorra 2, quest’autunno lo abbiamo rivisto su Rai1 ne I Medici: Fortunato Cerlino, che nella serie sui mecenati di Firenze ha ricoperto il ruolo di Mastro Bredani, ha raggiunto la popolarità presso il grande pubblico televisivo col ruolo di Don Pietro Savastano nella serie evento di Sky Atlantic, nonostante la sua carriera vanti numerosi ruoli in teatro e al cinema.
Lo scorso giugno salutava il suo personaggio più amato spiegando che ormai don Pietro Savastano non aveva più nulla da dire: arrivato a far uccidere la figlia del suo rivale, Ciro l’Immortale, il boss aveva definitivamente toccato il fondo senza più speranza di risalire. Con quel terribile gesto, che ha scatenato anche critiche e proteste nei confronti della serie e dell’esecutore materiale dell’assassinio, il personaggio di Malammore interpretato da Fabio De Caro, la parabola mortale di Savastano si era irrimediabilmente compiuta, con un tempismo perfetto visto che anche per Cerlino era arrivato il momento di concentrarsi su nuovi importanti progetti.
L’eredità di Gomorra è certamente importante, ma l’identificazione col personaggio di Pietro Savastano può essere anche molto ingombrante, al punto tale che Cerlino si è detto sollevato all’idea di essersi lasciato alle spalle l’universo di malvagità in cui si era calato per la serie diretta da Stefano Sollima.
Un personaggio, don Pietro Savastano, che dal punto di vista della carriera mi ha arricchito e dato tanto, anche se ho fatto fatica ad assorbirlo, l’ho anzi detestato, nonostante fosse un personaggio di fantasia. Il modus operandi di un assassino che ordina omicidi con la stessa facilità con cui la gente normale va a fare la spesa, è stata prima di tutto una sfida. Ma del resto è quello che avviene con le grandi tragedie di Shakespeare, che ha personaggi negativi e furiosi. Don Pietro arriva a perdere l’umanità e per riconquistare il potere del suo territorio non si ferma di fronte a nulla, arriva a far uccidere la figlia del suo rivale Ciro. Dovevo per forza uscire di scena. Non aveva senso l’evolversi narrativo del mio personaggio. Diciamo che mi sento sollevato.
Qualche mese dopo aver lasciato il set di Gomorra, per Cerlino è arrivata l’occasione di prendere parte alla produzione internazionale de I Medici: stavolta ha interpretato un umile mercante di olio, eletto come nuovo membro della Signoria per volere di Cosimo De’ Medici nel penultimo episodio di martedì 7 novembre.
Ma non è il solo ruolo in costume in cui lo ritroveremo: Cerlino ha preso parte anche alla produzione Sky UK Britannia. La scorsa estate a Praga sono partite le riprese del mega kolossal internazionale, ambientato in epoca romana. Per lui un ruolo
centrale, quello dell’imperatore Vespasiano, che lo terrà impegnato sul set fino a fine anno. Ma Cerlino sarà anche protagonista al cinema al fianco di Michele Riondino in Falchi di Toni D’Angelo, ancora una storia di crimine e riscatto, in cui stavolta l’attore avrà un ruolo da rappresentante della legalità.