Sul set de I Medici, il fascino di Richard Madden e l’umiltà di Dustin Hoffman raccontati da chi c’era

I Medici volge al termine su Rai1: ecco qualche curiosità dal set raccontata a OM da una giovane comparsa


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Con gli ultimi due episodi di martedì 8 novembre si conclude su Rai1 la prima stagione de I Medici, annunciata come la grande rivoluzione in casa Rai: un’enorme coproduzione internazionale che ha dato vita ad una fiction venduta in decine di paesi nel mondo ha confermato sostanzialmente un’evoluzione dello stile dei grandi sceneggiati della Rai, pur senza quel salto di qualità capace di reggere il paragone con le migliori produzioni contemporanee (The Young Pope, per fare un esempio).

Senza dubbio I Medici rappresenta comunque un notevole passo in avanti per la grande fiction Rai: il pubblico l’ha premiata con picchi di oltre 6 milioni di spettatori, un vero miraggio in questi tempi di ascolti parcellizzati nell’infinita varietà dell’offerta televisiva nostrana.

E di sicuro questa sera ha portato e porterà l’immagine di Firenze nel mondo, oltre ad aver creato un notevole indotto sul territorio durante le riprese realizzate lo scorso anno. La produzione ha visto coinvolti 119 attori, 5000 comparse, 7000 costumi e 400 cavalli, giusto per dare un po’ di numeri.

A questo proposito, abbiamo incontrato una delle tante comparse sul set della serie, che ci ha raccontato l’esperienza di partecipare alle riprese, svolte prevalentemente nell’autunno 2015 a Montepulciano.

Francesca Paggetti, chiamata a fare da comparsa per diversi giorni, ci ha raccontato com’era la vita sul set durante la realizzazione de I Medici.

Al mattino convocazione molto presto per tutte le comparse, almeno 2 ore prima dell’inizio delle riprese, si passava in sartoria e poi al trucco e parrucco. Ogni dettaglio veniva curato con attenzione, tutti dovevamo essere perfettamente calati nei panni dei fiorentini del 1400. Io ero una popolana, mentre altre comparse impersonavano anche nobili o mercanti. A Montepulciano la maggior parte delle riprese sono state effettuate in Piazza Grande e nei vicoli vicini. Ovviamente tutto quel movimento ha attirato molti turisti e curiosi che non potendo fare foto con gli attori – superblindati sul set – ripiegavano su noi comparse, che fra di noi ci divertivamo a ironizzare su questo aspetto. L’intero staff della produzione era composto da persone molto gentili, posate ed efficienti, oltre che qualificate e professionali, con cui è stato un piacere lavorare.

Le scene più memorabili girate sul set?

Quella che mi è rimasta più impressa è sicuramente l’ingresso a cavallo nel palazzo di Contessina, io ero nel gruppo di comparse che impersonavano i popolani nel tentativo di entrare, quando arriva Marco Bello che si fa largo con difficoltà per entrare. La scena più divertente è stata quella della partita di calcio, in cui noi comparse stavamo sugli scalini e gridavamo come pazzi, per me tifosa e appassionata di calcio da sempre è stato come sentirmi a casa, anche se il calcio della loro epoca è molto diverso dal nostro.

Gli attori, a quanto pare, hanno socializzato con le comparse e lo staff mostrandosi disponibili e cordiali. Anche le grandi star.

La sorpresa più bella di questa esperienza è stato Giovanni de’ Medici, alias Dustin Hoffman: sulla sua bravura e professionalità parla la sua filmografia e i premi ricevuti, ma umanamente è stato una vera scoperta. Sempre sorridente, gentile, umile con tutti gli abitanti del paese, con il suo modo di essere e di fare ha conquistato tutti. Per fare un esempio, un pomeriggio noi comparse eravamo lì a chiacchierare quando arrivare fa segno a una signora in là con gli anni, anche lei comparsa, di andare a sedersi sulla sua sedia: un vero gentiluomo. Molto più riservato Richard Madden: indubbiamente affascinante, ma più “divo” di un premio Oscar come Hoffman.

Ecco alcuni scatti dal set durante le riprese.