Recensione Xiaomi Redmi Pro: batteria impressionante, fotocamera migliorabile

Peccato per qualche dettaglio trascurato, ma complessivamente il rapporto tra qualità e prezzo è ottimo

Xiaomi Redmi Pro

INTERAZIONI: 66

Uno degli ultimi arrivati nel mondo degli smartphone Android è il cosiddetto Xiaomi Redmi Pro, device che a primo impatto presenta un design davvero apprezzabile per chi dà un certo peso a questo fattore e che a mio parere con il trascorrere dei mesi, considerando anche un graduale abbassamento del prezzo, potrebbe ritagliarsi uno spazio interessante sul mercato, nonostante alcuni punti di debolezza che proverò a mettere in evidenza con questa recensione.

Va premesso che si tratta di un device storico per Xiaomi, se non altro perché ha inaugurato il corso degli smartphone con doppia fotocamera posteriore per il produttore asiatico, in linea con quanto abbiamo avuto modo di vedere con prodotti maggiormente pubblicizzati come Huawei P9 Plus e soprattutto iPhone 7 Plus. Partiamo comunque dalla sua scheda tecnica completa, senza lasciare nulla al caso sul fronte hardware.

 

DESIGN – VOTO 8

Posso già anticiparvi che a mio modestissimo parere si tratta del reale punto di forza per questo smartphone. Un perfetto mix tra lo stile di HTC e Huawei, che ritengo essere i produttori più avanti in questo momento sul fronte design. Elegante e comodo da tenere tra le mani, nonostante le dimensioni “importanti” che collocano per forza di cose lo Xiaomi Redmi Pro nella categoria “phablet”. Come sempre la scelta del metallo rende il prodotto non proprio leggerissimo, ma il colpo d’occhio merita e la scelta del materiale vi dà necessariamente maggiori garanzia di resistenza agli urti, oltre alla normale usura.

Pienamente promosso il tasto fisico centrale, che funge anche da lettore di impronte. Non ho problemi ad ammettere che il riconoscimento avviene più velocemente e con maggiore efficacia rispetto a Huawei P9 Plus, dopo aver testato quest’ultimo per oltre tre mesi. Soliti tasti dedicati al volume e all’accensione collocati lateralmente, mentre sulla cover posteriore credo sia giusto spendere qualche parola in più.

Il metallo spazzolato sul retro rappresenta a mio avviso una mossa intelligente e che nei prossimi mesi otterrà svariati feedback positivi da parte di coloro che decideranno di dare fiducia a Xiaomi. Unica nota dolente sul fronte design, ma sono ben consapevole che si tratta di un punto di vista assolutamente soggettivo, si riferisce alla disposizione della doppia lente per la fotocamera posteriore. Metterle l’una sopra l’altra a mio parere dà troppo nell’occhio e forse penalizza un filo in termini di eleganza, ma siamo chiaramente ai dettagli e non a caso il mio voto sull’aspetto dello Xiaomi Redmi Pro ne risente in misura minima.

DISPLAY – VOTO 6

La versione dello Xiaomi Redmi Pro che ho avuto modo di provare in queste settimane monta il processore MediaTek Helio X20, non proprio il top in circolazione per intenderci. Ora, finché vi limiterete ad un uso “normale” del device non credo andrete incontro a particolari rallentamenti. Parlo della navigazione tramite il browser montato di default, il passaggio da un menù all’altro, oppure l’utilizzo di comuni app di messaggistica come Whatsapp e Facebook.

I problemi più evidenti emergono però nel caso in cui decidiate di stressare lo smartphone con giochi piuttosto pesanti. Nel mio caso, lo Xiaomi Redmi Pro è finito sotto esame sia con Asphalt 8, sia con la demo di Fifa 17. Quest’ultima, per intenderci, poco prima l’avevo provata con Huawei P9 Lite. Ebbene il gap appare piuttosto evidente. Non dico imbarazzante, ma il device Xiaomi è decisamente più balbettante e fatica a mantenere temperature costanti una volta superati i dieci minuti di utilizzo con titoli del genere.

Solito discorso. A questi prezzi difficile pretendere molto di più, ma è chiaro che a lungo andare si finisca col pagare dazio rispetto a modelli più o meno appartenenti a questa fascia. Staremo a vedere se con i successori si proverà a fare un passo in più per dare un segnale all’intero mercato.

 

PROCESSORE – VOTO 6

La versione dello Xiaomi Redmi Pro che ho avuto modo di provare in queste settimane monta il processore MediaTek Helio X20, non proprio il top in circolazione per intenderci. Ora, finché vi limiterete ad un uso “normale” del device non credo andrete incontro a particolari rallentamenti. Parlo della navigazione tramite il browser montato di default, il passaggio da un menù all’altro, oppure l’utilizzo di comuni app di messaggistica come Whatsapp e Facebook. Ricordiamo come è composto il comparto hardware.

I problemi più evidenti emergono però nel caso in cui decidiate di stressare lo smartphone con giochi piuttosto pesanti. Nel mio caso, lo Xiaomi Redmi Pro è finito sotto esame sia con Asphalt 8, sia con la demo di Fifa 17. Quest’ultima, per intenderci, poco prima l’avevo provata con Huawei P9 Lite. Ebbene il gap appare piuttosto evidente. Non dico imbarazzante, ma il device Xiaomi è decisamente più balbettante e fatica a mantenere temperature costanti una volta superati i dieci minuti di utilizzo con titoli del genere.

Solito discorso. A questi prezzi difficile pretendere molto di più, ma è chiaro che a lungo andare si finisca col pagare dazio rispetto a modelli più o meno appartenenti a questa fascia, per non parlare dei top di gamma (ingeneroso probabilmente il confronto a distanza con l’iPhone 7 riportato nella gallery che segue). Staremo a vedere se con i successori si proverà a fare un passo in più per dare un segnale all’intero mercato.

 

MEMORIA – VOTO 6,5

Senza infamia e senza lode la questione memoria. La versione di Xiaomi Redmi Pro che ho avuto modo di provare è quella “minima”, vale a dire con 3 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna. Al dì là della questione RAM, consiglio proprio quest’ultima variante, se non altro perché la memoria del device è espandibile e in questo modo potrete arrivare alla soglia maggiormente in linea con le vostre esigenze.

Ero tentato di dare un 6 stentato allo smartphone in questo particolare frangente, ma dalla mia esperienza di utilizzo ho tratto la conclusione che la buona ottimizzazione della MIUI 8 consente di gestire al meglio la RAM. Per questo motivo posso ricollegarmi a quanto detto in precedenza, consigliandovi eventualmente l’acquisto della versione più economica con 3 GB di memoria RAM. Certo, la velocità di esecuzione del dispositivo non è delle più elevate quando vi interfaccerete con i vari file collocati sulla memoria interna. Altro punto debole che frena la valutazione, poi, è la dotazione della non performantissima RAM LPDDR3.

 

AUDIO – VOTO 7

Buono il lavoro portato avanti da Xiaomi sul comparto Audio, a mio modo di vedere in linea con i prodotti di questa fascia per quanto concerne le chiamate (non perfetto in questo caso, almeno per quanto riguarda il volume massimo), ma soprattutto il gaming e la musica. Ho provato a testare anche il modulo Radio e la qualità in ascolto rispetta le esigenze del pubblico. Meglio, tra le altre cose, di diversi smartphone che appartengono alla sua categoria.

 

CONNETTIVITÀ – VOTO 5,5

La connettività rappresenta per me un mistero che difficilmente avrà risposta. Discreti gli standard del device per quanto concerne la connessione 4G con l’operatore di riferimento (in linea con altri top di gamma che ho avuto modo di provare di recente), il vero gap con prodotti dal costo più elevato si percepisce prevalentemente con il WiFi. A tal proposito, come del resto emerge anche dalle analisi del pubblico che segue da vicino i progetti Xiaomi, si fa fatica a comprendere la scelta di rinunciare alla banda da 5 GHz.

Nessun problema di segnale con l’utilizzo del modulo Radio, mentre l’adozione dello standard USB Type-C 2.0 rappresenta indubbiamente un punto a favore per lo Xiaomi Redmi Pro. Insomma, anche in questo particolare contesto ho avuto la sensazione che, con un piccolo sforzo in più, l’approccio al mercato del device poteva essere di gran lunga più “importante”.

La fotocamera secondaria sarà funzionate solo in caso di attivazione della modalità stereo, ma il parco “personalizzazioni” è piuttosto limitato. Ho individuato qualche effetto 3D e poco altro. Insomma, dubito che per gli utenti dalle conoscenze meno avanzate questo possa rappresentare effettivamente un valore aggiunto.

 

FOTOCAMERA – VOTO 7

Bene, ma non benissimo la fotocamera di questo device. In tutta onestà, dati i presupposti hardware, mi sarei aspettato qualcosina di più, soprattutto in riferimento alla doppia fotocamera. Dopo circa due settimane di utilizzo, però, oserei dire che si tratti più di una trovata pubblicitaria che di un effettivo plus hardware messo a disposizione degli acquirenti di uno Xiaomi Redmi Pro.

Pur essendo la qualità degli scatti sopra la media rispetto a questa fascia di costo, le premesse iniziali mi avevano creato delle aspettative maggiori. In condizioni di luce elevata c’è davvero poco da invidiare ai top di gamma, ma se penso alla messa fuoco e a contesti di scarsa luminosità emergono tutte le differenze del caso rispetto ad un altro Android con doppia fotocamera posteriore che ho avuto modo di provare di recente, vale a dire Huawei P9 Plus.

AUTONOMIA – VOTO 8

Il valore numerico che possiamo notare nel comparto hardware dello smartphone mai come in questo caso non mente. A differenza di altri parametri che mi hanno soddisfatto poco in termini teorici e pratici, la batteria da 4050 mAh fa decisamente bene il proprio lavoro e conferma al 100% le aspettative in termini di autonomia per uno smartphone con un display da 5.5 pollici.
Certo, il processore non di primissima fascia paradossalmente aiuta i buoni consumi dello Xiaomi Redmi Pro, ma dopo aver testato a lungo un Huawei P9 Plus, ho notato che anche questo device riesce a farmi tenere a debita distanza un caricabatterie per circa 48 ore. Da sempre mi interessano poco gli stress test in condizioni estreme, ragion per cui il termine appena indicato si riferisce ad un utilizzo “normale” dello smartphone: connessione dati e WiFi sempre attivi, luminosità dello schermo al 50%, un paio d’ore al giorno spese tra app come Whatsapp, Facebook e Skype (sempre attive con le relative notifiche), circa 30 minuti di stress tramite alcuni giochi e spegnimento per circa 6-7 ore notturne. Nota a margine piuttosto positiva di questi tempi dopo il caso riguardante il Samsung Galaxy Note 7, poi, sta nel fatto che in circa tre settimane non ho riscontrato alcun surriscaldamento.

 

SOFTWARE – VOTO 6,5

L’interfaccia che Xiaomi rende disponibile ai propri utenti può piacere o meno, ma di certo non si può dire che manchino le personalizzazioni con questi device. E di certo lo Xiaomi Redmi Pro non rappresenta un’eccezione sotto questo punto di vista. Oltre ai soliti filtri per la fotocamera che vi riporto nella galleria che segue, ho trovato particolarmente interessante una funzione che a mio parere è un pochino sottovalutata dagli utenti e dagli addetti ai lavori.

Mi riferisco a “Second Space”, con cui si potrà gestire in modo indipendente un secondo profilo, magari valorizzando ulteriormente un plus come quello della dotazione Dual SIM. A mio parere si tratta di un aspetto concepito proprio per questa tipologia di pubblico, vista la crescente richiesta di device di questo tipo. A dispetto di un processore che non mi fa impazzire, per il resto posso dirvi che la MIUI può essere esplorata con elevati standard di fluidità e stabilità.

 

PREZZO – VOTO 7

Il prezzo che circola in Rete per lo Xiaomi Redmi Pro è tutto sommato accettabile. Anzi, oserei dire “buono”. Nel caso in cui vogliate affidarvi ad uno store come HonorBuy oscillerete tra 245 e 265 euro, tra l’altro con la possibilità di sfruttare il coupon chiamato “OPTIMA” che vi consentirà di ottenere un buono pari a 5€ su tutti i carrelli di valore superiore a 70€. Un discreto affare per la versione da 32 GB con 3 GB di memoria RAM, soprattutto considerando il comparto hardware del prodotto.

Certo, anche in questa circostanza mi viene da pensare che con qualche accorgimento in più un utente alla ricerca di un prodotto di fascia media avrebbe speso volentieri 20 o 30 euro in più, avendo la certezza assoluta di portarsi a casa un prodotto davvero notevole per questo tipo di mercato. Tuttavia, se la fotocamera e l’impatto visivo di un device sono per voi elementi piuttosto importanti, non posso fare altro che consigliarvi senza troppe remore di dare una possibilità a Xiaomi, perché dopo aver provato lo Xiaomi Redmi Pro per poco più di due settimane vi posso assicurare che il prodotto merita.

 

CONCLUSIONI

Mi ritengo soddisfatto di questo device, pur avendolo provato solo per venti giorni. Certo, devo ribadire che in alcuni frangenti sarebbe bastato un investimento appena superiore per assicurare allo Xiaomi Redmi Pro un voto nettamente più alto, ma qualsiasi giudizio su uno smatyphone deve tenere sempre in considerazione il prezzo concepito dai principali store online e fisici.

Difficile trovare a questi livelli di costo un prodotto in grado di assicurare gli stessi standard qualitativi per quanto concerne la fotocamera, senza dimenticare un’autonomia ed una durata “media” della batteria sullo stesso livello di phablet Android che ad oggi costano il doppio. Peccato per il processore e per il supporto di una memoria RAM ormai superata, ma pretendere di più in questa fascia di mercato sarebbe probabilmente in generoso nei confronti del lavoro che il produttore ha portato avanti con il suo Xiaomi Redmi Pro.

 

Pro

Autonomia

Fotocamera

Desgin

Contro

Connettività

Disply

Memoria RAM

Voto finale: 6,8