Sognando Milano, Luca Carboni ritorna al Roxy Bar e si racconta all’amico Red Ronnie

Luca Carboni al Roxy Bar: il cantante si è esibito in Milano e Luca lo stesso, due estratti dal suo ultimo album Pop-Up per poi salutare il pubblico sulle note di Mare Mare


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La puntata di ieri di Roxy Bar si è aperta con la performance di Luca Carboni. Nell’introdurlo, Red Ronnie ha sottolineato come il cantautore fosse presente proprio al debutto del suo show, avvenuto negli anni ’90.

Luca Carboni si è esibito con due brani del suo ultimo album Pop-Up, pubblicato dalla Sony Music nell’ottobre del 2015. Ad un anno di distanza, l’attenzione per questo suo nuovo e diciottesimo lavoro è ancora molto alta, soprattutto perché comprende undici inediti ed il ritorno del cantante dopo quattro anni di assenza dalla scena musicale.

Eppure, ascoltando la prima traccia con cui si è presentato ieri al Roxy Bar, sembra quasi che la musica di Luca Carboni sia rimasta identica a quella che l’ha portato al successo negli anni ’80-’90. La sua Milano rappresenta un sogno antico del cantautore, la città in cui avrebbe voluto vivere, ma anche meta di tante arti. Dalla moda al design, alla grafica alla musica, un trampolino di lancio per molti professionisti di molteplici settori.

Il timbro malinconico, il sound pop ed elettronico, ci parla di un Luca Carboni maturo, ma consapevole delle proprie radici e sogni. Milano, più che la sua cara Bologna, rappresenta una meta, la città a cui spesso si guarda con gli occhi giovani di chi pensa al proprio futuro.

“Negli anni ’80 era la città simbolo dell’arrivare e mi metteva davvero un po’ soggezione, anche se ne ero affascinato. In realtà questa è una canzone sul desiderio ed il bisogno di andare a fondo per conoscere se stessi e i grandi misteri della vita”.

La seconda canzone che Luca Carboni ha intonato sul palco di Red Ronnie è invece la first track del suo nuovo album. La sua Luca lo stesso immortala i contrasti e le contraddizioni della società moderna, fatto spesso di solitudini e della ricerca di quell’amore che domina su tutto il mondo, interiore ed esteriore. Un testo ironico e leggero, dal sound elettronico più marcato e che ci riporta a quegli anni ’80 cari all’artista, al decennio che nell’immaginario collettivo rappresenta una sorta di paradiso per tutti i campi artistici.

Dopo l’esibizione, Red Ronnie ha fatto una domanda diretta a Luca Carboni, riguardo al successo che il cantautore riscuote non solo fra i fan, ma anche fra gli altri artisti. Da Tiziano Ferro a Jovanotti, band Indi o alternative rock, Carboni riesce a catturare l’attenzione nazionale grazie ai suoi testi attuali e ad una musicalità che racchiude tanti generi.

“Io credo che l’arte ti permette di lasciare delle tracce in cui tante persone, anche diverse da te, si possano riconoscere”

Red Ronnie ha richiesto in seguito a Carboni di intonare una delle sue più grandi hit, Mare Mare ed infine Bologna è la regola, con cui l’artista ha salutato il pubblico.