La rivoluzione de I Medici a Firenze, dettagli in diretta dall’anteprima mondiale (foto e video)

A pochi giorni dal debutto, I Medici conquista Firenze con l'anteprima mondiale: gli attori e il cast tecnico in conferenza stampa

I Medici in anteprima a Firenze

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Lo splendido Palazzo Vecchio di Firenze ha ospitato venerdì 14 ottobre l’anteprima mondiale della serie tv I Medici – Masters of Florence, ideata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer per la regia di Sergio Mimica-Gezzan.

In una cornice ideale per lo spirito della serie, abbiamo partecipato ad una lunga giornata di incontri con la stampa, proiezioni in anteprima del primo episodio (in onda il 18 ottobre su Rai1), cocktail e cene di gala per la presentazione ufficiale della serie, alla presenza del cast tecnico e artistico. Grandi assenti il premio Oscar Dustin Hoffman e l’ex boss Pietro Savastano di Gomorra Fortunato Cerlino, mentre hanno partecipato alla première il protagonista Richard Madden, famoso il ruolo di Robb Stark in Game of Thrones e qui nei panni del banchiere Cosimo de’ Medici (atteso nel pomeriggio dopo aver perso una coincidenza aerea), e gli altri interpreti della serie: Stuart Martin, Annabel Scholey, Guido Caprino, Miriam Leone, Alessandro Sperduti, Sarah Felberbaum, Valentina Bellè, Ken Bones, Steven Waddington.

Un nutrito cast di star nazionali ed internazionali per questa produzione di Rai – Fiction – Lux Vide – Big Light Productions Wild Bunch TV, firmata dai veterani Matilde e Luca Bernabei, che punta con una grande coproduzione internazionale
a riproporre un pezzo della nostra storia nella forma di un’epopea tv.

Siamo a Firenze all’anteprima dell’attesissima serie TV I Medici, in onda su Rai1 a partire dal 18 ottobre. Nel cast tra gli altri Dustin Hoffman, Richard Madden, Miriam Leone, Alessandro Preziosi.

La serie è incentrata sulla ascesa de I Medici, destinati a dominare Firenze col loro potere economico ma anche con l’attitudine alla protezione delle arti e della letteratura: una famiglia che ha forgiato un’epoca grazie alla sua capacità di sfidare il vecchio ordine nobiliare. Finanziatore e amico di Papi e potenti, il banchiere Cosimo de’ Medici è anche un mecenate innamorato della bellezza ed egli stesso animato dal fuoco dell’arte. Attraverso la storia della famiglia viene realizzato un quadro del Rinascimento italiano – sulla base delle nozioni storiche ma anche di inevitabili libertà artistiche degli sceneggiatori – che punta a far rivivere la storia e a renderla affascinante per il grande pubblico della tv generalista. Il direttore generale della Rai Campo Dall’Orto ha parlato di “un primo passo verso un rinnovato impegno dell’azienda nelle grandi produzioni internazionali“, a partire proprio da una serie che racconta come l’Italia ha cambiato il mondo.

Un mercato internazionale in continua evoluzione richiede un aumento di qualità e di competitività. La sfida è stata rendere globale una storia italiana, la rivoluzione sociale che Giovanni e Cosimo de Medici hanno realizzato – ha spiegato Matilde Bernabei – Questa è un’operazione dall’Italia per l’Italia, abbiamo realizzato un prodotto da invidiare dalle grandi produzioni americane e inglesi. Un rischio che il mercato ha premiato, visto che la serie è stata già venduta in tutto il mondo, in decine di paesi come in Francia, Germania, Spagna, Giappone, Inghilterra, Israele, Polonia e molti altri“.

Luca Bernabei ha presentato entusiasta il progetto come frutto di un incrocio di talenti e saperi diversi:

Gli americani sono molto bravi ad esaltare il loro paese, noi italiani un po’ meno: spero questo progetto serva a far tornare agli italiani la voglia di sentirsi grandi, per questo siamo qui in questa sala che ha fatto la storia. Dagli americani abbiamo preso la capacità di storytelling, grazie al nostro sceneggiatore che non si è lasciato intimorire dalla grandezza di questa storia. La regia ha dato un taglio forte ed internazionale. Noi abbiamo dato il nostro gusto di italiani, quello che il mondo apprezza di noi, l’arte che ci circonda e porta turisti ogni anno. Coi costumi abbiamo creato i vestiti de I Medici, che sono comunque moderni. Con la fotografia abbiamo voluto ricreare la luce del Rinascimento, col senso della luce dei grandi pittori. Le musiche di Paolo Buonvino sono una commistione di classica ed elettronica, per dare un senso di modernità a questa storia.

Il regista Sergio Mimica-Gezzan ha spiegato che fare I Medici, con un cast e una produzione di questa portata, è una di quelle opportunità che “capitano una volta nella vita“, ma anche “un’enorme responsabilità“, ovvero quella di “riuscire a raccontare la parte più profonda di ogni personaggio e portarla alla luce“.

Frank Spotnitz, showrunner della serie, ha confessato di essersi tuffato in quest’avventura con scarsissima cognizione di causa.

Non sapevo nulla della storia de I Medici, ho fatto delle ricerche e ho capito che hanno creato la modernità, un mondo nuovo che comincia con questa famiglia. Attraverso la propria attività di banchieri hanno dato l’opportunità alla classe media di crescere. Come si fa a rendere questa storia affascinante per le persone? Non posso dirvi quanto sia stato difficile raggiungere questo obiettivo, non è mai stato fatto prima, è stato estremamente stimolante lavorare con attori italiani. Sono molto onorato di avere un ruolo in questo. Per me è un sogno sedermi qui oggi.

Spotnitz ha spiegato che ovviamente una certa parte del racconto è frutto di fantasia. Ad esempio, il suo co-sceneggiatore gli ha dato l’idea per la scena dell’omicidio di Giovanni: “Non abbiamo trovato nei libri come è morto, così abbiamo preso una licenza poetica (Giovanni muore avvelenato nella serie)“.

Anche gli attori hanno espresso enorme gratitudine per la possibilità di partecipare a questo progetto di respiro internazionale. Alessandro Preziosi, interprete di Brunelleschi, ha esaltato l’importanza del messaggio che emerge dal rapporto tra il suo personaggio e il protagonista Cosimo.

Raccontiamo il rapporto di Cosimo con gli artisti, partiamo dal presupposto che Brunelleschi sia la proiezione dell’aspirazione artistica di Cosimo. Il bello condiviso passava attraverso Brunelleschi, il mecenatismo diventa una forma di liberazione di tutta quella voglia di creare e costruire il bello in termini architettonici, ingegneristici, prospettici. La fortuna dell’incontro tra Cosimo e Brunelleschi è come quella tra Shakespeare e chi ha adattato i suoi testi. I diritti di immagine di ciò che ha fatto Brunelleschi sono ancora sotto i nostri occhi grazie a Cosimo, il connubio tra loro due rappresenta una fonte di eternità a cui si piegano la nostra pigrizia e ignoranza. Lavorare pensando a tutto questo è stato bellissimo e lo dico da italiano.

Guido Caprino, che presta il volto a Marco Bello, ha definito il suo personaggio “uno che sta nell’ombra, per sentire il polso del popolo“: il pittore ha un rapporto di devozione totale nei confronti di Cosimo De’ Medici e della sua causa. “Per me è molto emozionante essere qui oggi, è raro lavorare con un gruppo di attori così straordinario“.

Quasi tutto italiano il cast femminile. Miriam Leone, interprete di Bianca, è una delle donne che ha un ruolo cruciale nella vita di Cosimo, suo primo grande amore.

Bianca è stata fondamentale: la storia è quasi cambiata per colpa sua. Se parliamo di luci e ombre, Bianca è la luce, è un momento simbolico della vita di Cosimo perché rappresenta la sua giovinezza e il suo vero amore. Bianca è una lavandaia ma è aperta di mente, e riporta Cosimo alla realtà proprio perché lui è un banchiere e lei una donna del popolo con una forte personalità.

TV. L’intervento di Miriam Leone all’anteprima mondiale della serie tv I Medici (video).

Pubblicato da OM – Optimagazine su Venerdì 14 ottobre 2016

Sarah Felberbaum è l’altra donna importante per Cosimo: “Maddalena è una schiava che viene data a Cosimo durante il suo esilio veneziano: abbiamo creato un personaggio di un certo spessore, orgogliosa nonostante non sia libera. Lei riporta Cosimo alle sue origini, prima della strada imposta dal padre, a quell’amore per l’arte“. Valentina Bellè è Lucrezia, la donna che sposando Pietro “sposa la causa dei Medici in pieno, con una grande educazione e determinazione: queste donne facevano di tutto per la gloria della casata e questo mi ha molto colpito. Una donna giovane e forse troppo esuberante, ma sicuramente divertente: è stato bellissimo interpretarla“.

Quando le abbiamo offerto il progetto ha studiato il Rinascimento e ha proposto lei le parole della canzone. Testimonianza del fatto che quello che ha fatto questo paese è di interesse mondiale se una regina del rock è venuta a cantare del Rinascimento.