Netflix ha finalmente reso disponibile il trailer della terza stagione di Black Mirror, che verrà distribuita sulla piattaforma di streaming a partire dal 21 ottobre. La serie antologica creata da Charlie Brooker, esplora, in ogni episodio diverso e scollegato l’uno dall’altro, il mondo distorto creato dall’utilizzo eccessivo della tecnologia, e come essa abbia influenzato la mente umana.
Da qui il titolo della serie “black mirror”, che si riferisce proprio allo schermo nero dei nostri apparecchi elettronici che usiamo quotidianamente, da smartphone al computer portatile. Black Mirror è stata trasmessa per la prima volta su Channel 4 dal 4 dicembre 2011 e in Italia su Sky Cinema 1 dal 10 ottobre 2012 ottenendo fin da subito una buona critica e vincendo nel 2012 l’International Emmy Award come Miglior miniserie.
In Black Mirror vengono immaginate e ricreate diverse situazioni del mondo moderno in cui una nuova invenzione tecnologica, o un’idea paradossale, ha in qualche modo influito la società e i sentimenti umani. Così i protagonisti si ritrovano a vivere in un mondo distopico nel quale non riescono più a percepire la realtà dalla finzione. Di seguito il trailer:
Nel trailer della terza stagione postato da Netflix troviamo nuovi personaggi e nuove altrettanti situazioni che non sono poi così lontane dalla nostra situazione odierna. Con un cast dove primeggia l’attrice hollywoodiana Bryce Dallas Howard, e insieme a lei, tra i tanti, anche Gugu Mbatha-Raw, Hayley Atwell e Mackenzie Davis, Black Mirror presenta “un futuro radioso” dove niente è come sembra.
La tecnologia ormai è una parte integrante della nostra vita e ognuno si si è chiuso in se stesso, perdendo di vista le cose reali. Un terzo trailer che ci fa aprire gli occhi sul mondo della tecnologia e su quanto siamo ossessionati dall’idea di apparire e avere più contatti e apprezzamenti sui social network.
Black Mirror è sicuramente una delle serie più apprezzate dai critici negli ultimi anni e la terza stagione, composta da sei episodi, è pronta per colpire e far riflettere di nuovo lo spettatore.