Procedura di rimborso per servizi a pagamento di TIM, Vodafone, 3 Italia e Wind

Volete far valere le vostre ragioni? Rivolgetevi a chi di competenza


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I servizi a pagamento di TIM, Vodafone, 3 Italia e Wind sono sempre una brutta gatta da pelare per i clienti, che, spesso ignari di tutto, vedono prosciugarsi ogni giorno di più il proprio credito residuo senza riuscire a darsi una giusta spiegazione.

Contattato l’operatore di turno per maggiori dettagli, l’amara scoperta: come fare in questi casi? Innanzitutto, bisognerà provvedere a bloccare i servizi a pagamento non richiesti secondo le procedure che troverete illustrate in un nostro articolo precedente.

Dopo di che, immaginerete vorrete recuperare, o per lo meno tentare, il vostro credito telefonico? Ci sono delle operazioni da seguire per provarci, e che nella maggior parte dei casi vengono accolte. Per prima cosa, provate a chiedere il relativo rimborso al gestore stesso, concordando il periodo di tempo entro il quale ricevere la somma che vi è stata sottratta. Potrebbe tornare utile inoltrare la domanda anche tramite fax, così da avere a portata di mano una ricevuta scritta della richiesta effettuata.

In caso di mancato accordo, rivolgetevi al Corecom, iscrivendovi al portale e cliccando su ‘Concilia Clic‘. L’iniziativa darà il via ad un inter che culminerà con una sorta di convocazione tra le parti, utile a conciliare la controversia.

Ecco cosa legge a riguardo sul sito del comitato regionale per le comunicazioni:

Al ricevimento dell’istanza, il Corecom  vaglia l’ammissibilità della domanda e  comunica l’esito all’interessato. Successivamente l’utente verrà convocato tramite il servizio Concilia clic o con lettera raccomandata (o via fax qualora sia indicato il numero) all’udienza di conciliazione,  che si svolge presso gli uffici del Corecom alla presenza del conciliatore, un funzionario esperto che interviene nei rapporti conflittuali con un comportamento di imparzialità ed equidistanza, per accompagnare entrambi i contendenti verso un accordo. In caso di distacco della linea, l’utente, se ha già presentato istanza di conciliazione, può richiedere al CORECOM di adottare provvedimenti temporanei per la riattivazione del servizio, registrandosi al servizio “Concilia clic” e compilando ed inviando via internet il formulario GU 5 per inviarlo via fax, per posta raccomandata o tramite PEC“.

Insomma, per dare il via alla pratica bisogna che ne valga davvero la pena, altrimenti finireste nell’ingrovigliarvi in procedimenti lunghi e spigolosi (anche se capiamo se ne farete una questione di principio). Questo è quanto c’è da sapere sulla procedura da avviare in caso di richiesta di rimborso per servizi a pagamento non richiesti da parte di TIM, Vodafone, 3 Italia e Wind. Avete domande? Diteci pure :D