Tiziana Cantone, Icaro bruciata dai social bastardi

La diffusione ed i volgari commenti per un suo video hard hanno indotto Tiziana Cantone al suicidio. La ragazza è stata leggera ed imprudente, i suoi aguzzini degli schifosi ai quali auguro la stessa sorte. Prudenza: nel mondo 2.0 non esiste l'oblio

La tragica fine di Tiziana Cantone

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Elevo una preghiera a Dio per l’anima di Tiziana  Cantone, la 31enne campana che si è  suicidata dopo la diffusione sui social di alcuni filmati a contenuto erotico di cui era protagonista. Tiziana Cantone ed una frase “lo stai facendo il video, bravo” pronunciata durante il rapporto sessuale erano diventati virali.

La sua esistenza era diventata impossibile. Le immagini hard di Tiziana Cantone erano condivise, oggetto di commenti volgarissimi, spunto per lubriche parodie. Tiziana Cantone, che si è tolta la vita impiccandosi con un foulard, aveva ottenuto il cambio d’identità ed era stata costretta a cambiare domicilio. Inutilmente ha invocato la cancellazione dei video pornografici che pure aveva consapevolmente girato. Un tritacarne mortifero, una gogna insostenibile fino al tragico epilogo della vita di Tiziana Cantone (leggi di più).

L’oscura vicenda è oggetto di un’indagine della Procura della Repubblica che ipotizza anche il reato di istigazione al suicidio per coloro che avessero indotto all’insano gesto la sventurata Tiziana Cantone e per i gestori dei social network che non hanno provveduto alla rimozione dei video erotici girati dalla ragazza.

La tragica vicenda di Tiziana Cantone mi fa pensare al volo di Icaro. L’ebrezza della libertà, la voglia di volare alto condusse Icaro troppo vicino al sole; le fragili ali di piume e cera si sciolsero precipitandolo nel mar Egeo. Ecco Tiziana Cantone è stata ingannata dalla sue fragili ali e si è avvicinata troppo al gorgo mortale dei social network.

Ne ho sentite tante sulla motivazione che abbia indotto Tiziana Cantone a girare questi maledetti video erotici: un dispetto al fidanzato, il desiderio di aprirsi un varco nel mondo dello spettacolo hard, semplice esibizionismo. E’ stata leggera e superficiale  a consentire la ripresa e a diffondere lei stessa in una fase iniziale le immagini. Ma non meritava l’incontrollabile patibolo mediatico che l’ha spinta al suicidio.

Lei è stata imprudente, chi ha diffuso con commenti volgari il video è stato uno schifoso al quale auguro lo stesso destino. Quanti e quante Icaro ci sono nella rete dei social network? Sono uno strumento prezioso di conoscenza e relazioni ma possono diventare un inferno. Pensateci, pensiamoci bene tutti prima di fotografare/filmare/postare le nostre immagini. L’oblio nel mondo 2.0 non esiste.