Cibo e cosmetici. Etichette choc come per sigarette

Da tempo i pacchetti di sigarette espongono avvisi scioccanti sui pericoli del fumo. Perché non imporre simili avvertimenti anche per il cibo spazzatura ed i cosmetici assassini. Tutelare e responsabilizzare gli acquirenti a consumi consapevoli

Cibi e cosmetici pericolosi: scritte choc sulle etichette

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Le etichette sono importanti. Seppur scritte in caratteri minuscoli le etichette vanno lette sempre, per qualsiasi prodotto. Specialmente in caso di prodotti che possano nuocere alla salute umana ed alla qualità della vita.

Nel caso delle sigarette, per rendere ancora più avvertiti i consumatori dei rischi che corrono fumandone una si è deciso di stampare degli avvisi terrificanti sui pacchetti. Il fumo provoca il tumore, fumare provoca l’impotenza e la sterilità, etc. etc. Insomma l’etichetta è chiara: uomo avvisato, mezzo salvato.

Ignoro quanto questi simili avvisi possano esser efficaci, ma certo leggendo sull’etichetta la scritta che minaccia l’impotenza un qualche pensiero ce lo metto prima di accendermi la sigaretta se ho l’intenzione poi di accomodarmi tra le lenzuola.

Ma mentre la nicotina è finita nel mirino di enti pubblici ed associazioni private impegnate nella tutela della salute pubblica ed individuale, altre sostanze come cibo spazzatura e cosmetici assassini continuano a farla franca e sulle etichette non debbono sopportare nessuna scritta allarmante (leggi di più).

Penso ai prodotti alimentari. Da tempo ormai sono noti i rischi connessi al consumo di glutammato di sodio ed olio di palma che rappresentano due straordinari stimolatori del piacere gastronomico per gli snack ed i dolciumi. Molte aziende ne camuffano la presenza con metafore tipo “esaltatore di sapidità” ma non sarebbe meglio avvisare il consumatore con scritte analoghe a quelle presenti sui pacchetti di sigarette: provoca obesità, induce il diabete, danneggia l’apparato digerente. Magari accompagnano la scritta anche con qualche immagine eloquente di ciccioni devastati dal cibo spazzatura.

Ed ancora perché non mettere sulle scatole di cosmetici testati sugli animali le immagini delle indicibili sevizie che la vanità umana procura a questi esseri viventi. Chi userebbe una crema con scritto sull’etichetta: per fabbricarla sono stati uccisi 10 cani? O una lacca spray che ha contributo a distruggere l’ozono?

Sigarette, cibo spazzatura, prodotti cosmetici o di bellezza possono diventare dei pericoli per l’uomo e l’ambiente. Un consumatore consapevole ha il diritto di saperlo anche con avvisi ed immagini terroristiche.