Garante privacy su WhatsApp e Facebook: aggiornamento preoccupante per condivisione numero e dati

A protezione dei dati personali, ecco l'intervento del Garante. Intanto WhatsApp richiede adeguamento.

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Se utilizzi WhatsApp quotidianamente, di certo, non ti sarà sfuggito l’ultimo aggiornamento dei termini di utilizzo del servizio e sulla privacy. Anzi, ti sarà pure capitato di dover accettare la nuova informativa che, di fatto, consente di condividere alcuni dati personali (e anche il proprio numero) con Facebook.

Già  ho riportato un’esauriente guida su come impedire che WhatsApp comunichi a Facebook numero personale e qualsivoglia dato del tuo account ma quanto ogni singolo utente può fare (accettando o meno le nuove condizioni) è ben poca cosa rispetto a quanto potrebbe mettere in campo il Garante per la privacy italiano, in collaborazione con gli stessi enti nazionali di tutta Europa.

In un comunicato stampa, è lo stesso organismo ad annunciare di stare già indagando sulla condivisioni di dati tra WhatsApp e Facebook. il Garante non può fare a meno di esprimere preoccupazione per l’operazione che mette in pericolo i dati di milioni di cittadini in tutto il mondo. Chiaro che anche i singoli dovrebbero porre sempre maggiore attenzione nell’accettare i termini di qualsivoglia applicazione, dunque non solo dei due social in oggetto, ma spetta agli enti preposti a tutela dei cittadini, una costante vigilanza e nel caso, anche intervento.

La vicenda continuerà a far parlare semplici utenti ed esperti di settore. All’indomani della visita di Mark Zuckerberg a Roma, in cui l’argomento “unione dati WhatsApp a Facebook” non è stato per nulla affrontato, credo che difficilmente l’intervento del Garante italiano, ma anche di tutti gli altri organismi europei, arriverà tanto presto. Anche perché, nel frattempo, gli utenti per continuare ad utilizzare l’app di messaggistica stanno procedendo all’adeguamento delle condizioni. Il consiglio è quello di valutare il proprio caso in base alle singole esigenze. Ricevere comunicazioni  (e anche pubblicità) “targettizzate” sul social Facebook (in base ai dati WhatsApp comunicati) potrebbe essere utile a qualcuno. E a te?