Quanto sono idioti i cacciatori di Pokèmon

La confusione tra realtà reale e realtà virtuale è dannosa. I cacciatori di Pokemon sono idioti vittime della Rete e della sua volontà di catturare le nostre vite per controllarle ed indirizzare acquisti e scelte sociali e personali

Pokèmon go che mania

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Tutti matti per Pokèmon Go, anche in Italia. Il gioco che fonde realtà virtuale e realtà reale è ormai diventato una mania anche in Italia. Non stupitevi se all’improvviso qualche vostro vicino schizza via e si mette a frugare in giro. Non è ammattito, perlomeno non del tutto, ma sta cercando un Pokemon.

Sono odiosi pupazzetti che il gioco distribuisce in giro per il mondo. I cespugli di un parco, il bancone di un bar, l’ingresso di un museo, gli scaffali di un negozio: il pokèmon potrebbe esser ovunque e non bisogna lasciarselo sfuggire anche a costo d’inchiodare la propria auto sull’asfalto, abbandonare il posto di lavoro, piantare in asso la fidanzata.

La caccia ai diabolici Pokemon comincia scaricando una semplice app sul proprio telefonino. A quel punto bisogna restare in allarme ventiquattro ore su ventiquattro. I pianificatori del gioco nascondo i pokèmon e lanciano in rete indizi ed avvisi per poterli catturare. Si caccia armati solo del telefonico ed una volta avvistato il pokèmon bisogna inquadrarlo nel mirino e farlo secco. Il tutto è naturalmente incruento. Il pokèmon esiste solo nella realtà virtuale anche se la caccia avviene, questa è la grande novità, nel mondo reale con effetti francamente sconcertanti.

Sarò antico, sarò arretrato mai ai miei tempi non avevo bisogno di rincorrere un pokèmon per uscire di casa, per visitare un museo o entrare in un bar. Vedo nel pokèmon un trastullo per idioti, persone cioè che vogliano estraniarsi dalla realtà e divertirsi soltanto con il proprio trastullo elettronico. Perché non organizzate una bella caccia al tesoro nel vostro quartiere piuttosto che correr dietro ad una creatura immaginaria, sedotti come le vittime del pifferaio magico? Non capite che la Rete vi vuole proprio così: utili idioti da catturare con un pokèmon per indurli poi a fare acquisti, a svelare le proprie abitudini di vita ed i propri orientamenti culturali, sociali e politici.

Mandate al diavolo i pokèmon, vietateli ai bambini, riscoprite il piacere di correr per strada senza farsi incantare da questa stupidaggine.