Giffoni 2016 a ritmo di rap con Lucariello ed Enzo Dong, pronto a vendicare O’Track (Video)

Il rap di Lucariello ed Enzo Dong risuona a Giffoni 2016: i Simons hanno raggiunto i due rapper per un racconto tra ricordi e nostalgia degli esordi.

Giffoni 2016

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Il rap di Gomorra a Giffoni 2016. Lucariello ed Enzo Dong si ritrovano nel centro del salernitano per la grande serata dedicata all’iconica serie di Sky Atlantic, di cui contribuiscono a delineare scenari reali e cruenti attraverso le rime dissacranti del loro rap.

Dopo i Mokadelic, anche per Enzo Dong e Lucariello, è arrivato il momento di tornare bambini. Sulle nuove tecnologie, è Enzo Dong quello ad avere le idee chiare: “Per far sentire la mia musica, spingo molto su Facebook, Instagram e Snapchat”. Per i ragazzi delle Vele di Scampia, Enzo sceglie comunque la via tradizionale, quella dei CD: “Li aggiorno costantemente, porto loro i dischi, i pezzi masterizzati, racconto quello che faccio”.

La piattaforma social sembra essere uno dei canali preferiti anche di Lucariello, che esalta la possibilità di ottenere un feedback immediato: “Appena posti un video, ti accorgi immediatamente se il pubblico lo sta apprezzando, questo è molto importante, soprattutto per me che mi sono trovato a cavallo tra due generazioni”.

Sul successo di Gomorra, Enzo Dong ricorda la totale casualità del suo ingresso all’interno del cast: “Ho provato con i casting e mi sono detto ‘Perché no?’, ma non mi sarei mai aspettato di essere richiamato. C’erano dei ragazzi che facevano teatro da tanti anni. Dopo un mese è arrivata la telefonata: a questo punto, spero di rivendicare la morte di O’Track nella terza serie”.

Lucariello, invece, gioca la carta dell’ironia: “Sono entrato a far parte di Gomorra perché ho minacciato il regista… In realtà ho conosciuto il regista qualche mese prima. Sono iniziate ad emergere le prime idee, fino a Nuje Vulimme Na Speranza, sigla della prima e della seconda serie”. Sulla produzione musicale, Luca Caiazzo ricorda i suoi esordi in home studio: “La maggior parte della produzione si fa a casa”. Gli fa eco Enzo Dong: “Ho iniziato con il microfono del pc, a bassissima qualità. Da lì è partito tutto e i miei pezzi sono arrivati fino alle orecchie delle persone giuste”.

Lucariello, al secolo Luca Caiazzo, inizia a muovere i primi passi in questo mondo già all’età di 15 anni. I luoghi che predilige sono i piccoli locali e i centri sociali, per poi condurre una trasmissione radiofonica a tema rap e dare vita alla crew dei Clan Vesuvio, con il quale produce l’album Spaccanapoli. Nel 2003 avvia una collaborazione con gli Almamegretta, che prosegue fino al 2008, anno in cui sceglie di intraprendere la carriera da solista.

Il 2007 è l’anno dell’incontro con Roberto Saviano. Ispirato da Gomorra, Lucariello compone Cappotto di Legno, nel quale descrive l’omicidio dello scrittore da una prospettiva inedita e inaspettata, quella del suo assassino. Il sodalizio tra Lucariello e Roberto Saviano continua fino alla collaborazione musicale all’interno della serie, di cui firma la sigla finale di ogni puntata, l’epica Nuje Vulimme Na Speranza.

L’asticella del filone rap che accompagna gli episodi di Gomorra continua a sollevarsi con Enzo Dong. La giovanissima promessa dell’urban hip-hop inizia a farsi strada già da giovanissimo, prediligendo le periferie napoletane come Secondigliano, Scampia e Piscinola.

Quella di Enzo Dong non è solo una partecipazione musicale. Il rapper, classe 1990, ha preso parte alla serie di Stefano Sollima anche interpretando il ruolo di Fausto, oltreché portando il brano e colonna sonora Secondigliano Regna.