In molti in queste settimane sono alla ricerca dell’aggiornamento del sistema operativo Android MarshMallow per le versioni dell’Asus ZenFone 2 che mancano ancora all’appello. Un’attesa per certi versi ingiustificabile, visto che siamo ormai a luglio e smartphone molto meno dotati dal punto di vista hardware e software hanno avuto modo di fare questo step con largo anticipo. Insomma, a nulla sono valsi i 4 GB di memoria RAM dello ZE551ML per velocizzare le operazioni.
In attesa di potervi dare la notizia più attesa, visto che Asus Italia anche in queste ore ha confermato che l’aggiornamento in questione vedrà la luce entro la fine del mese di luglio, oggi tocca affrontare un altro problema che in casa Asus non è mai stato risolto e che in alcuni casi è stato segnalato anche all’interno del nostro gruppo Facebook dedicato al popolare smartphone Android.
Di cosa si tratta? Fondamentalmente uno degli ultimi upgrade ha dato vita ad un bug estremamente fastidioso per specifiche unità dei vari Asus ZenFone 2 che sono in circolazione. Alcuni utenti legati a Tim, ad esempio, hanno evidenziato di aver affrontato costi di roaming pur mantenendo rigorosamente disattivata questa funzionalità. Insomma, brutte sorprese con il credito telefonico, con l’operatore che a quanto pare proprio non ne vuol sapere di rimborsare i propri clienti dopo l’amara scoperta.
La posizione di Asus in un contesto di questo tipo? Nessuna difesa incondizionata per i possessori di un Asus ZenFone 2, come a mio avviso dovrebbe essere data la situazione che si è venuta a creare, ma il semplice invito a recarsi presso un centro autorizzato attraverso il quale ottenere assistenza. Già, ma chi si è visto scalare del credito come e quando verrà rimborsato per un bug imputabile solo ed esclusivamente al produttore asiatico?