Press Storie di False Verità – veri e finti commedianti del quotidiano

Una commedia che gira intorno ad un modus vivendi a cui da tempo assistiamo subodorandone la portata: l’informazione modificata a scapito della verità. Un meccanismo che spesso viene taciuto per inerzia o per colpa. Press Storie di False Verità, se diverte o meno, lo fa condito da sorrisi amari.


INTERAZIONI: 7

Questa dovrebbe essere una commedia. Anzi lo è. Ufficialmente. Il condizionale, ironicamente d’obbligo, scatta, perché mestamente c’è da registrare una stretta corrispondenza fra realtà e trama del film. Una corrispondenza che potrebbe essere vista anche come una sorta di emergenza democratica, se si tiene conto soprattutto dell’urgenza di riconoscere un peso determinante nel rivisitare e anche ricollocare, un’etica professionale da parte di quei media che diffondono notizie manipolando spesso la realtà; aggiustandola per secondi fini che spesso convergono nello share e nella paraculaggine di stampo politico. In buona o in cattiva fede.

Press – Storie di False Verità si presenta così: il racconto di una piccola rete televisiva presso la quale lavorano Maurizio Nardi e Luca Maggi, rispettivamente giornalista e cameramen. L’emittente è in crisi; comincia ad aleggiare, come “logico” che sia in queste occasioni, il “toto nomi” per gli ipotetici prossimi licenziamenti. Su tutti i dipendenti, compresi i due in questione. Loro però non si scoraggiano e decidono di amplificare, enfatizzare i loro reportage; un’enfasi che scade naturalmente nella menzogna, nel grottesco. I risultati non tardano ad arrivare in termini di ascolto e il direttore dell’emittente non mostra totale disappunto riguardo i meccanismi messi in piedi. Piuttosto però, per pararsi il culo, dichiara che in caso di scoperta degli artifizi, la responsabilità ricadrà totalmente ed esclusivamente su Maurizio e Luca. Arriva l’ultima notizia, a ridosso dei fatidici licenziamenti, e l’etica dei due fa a cazzotti con la necessità di suggellare l’ agognato successo, parallelamente alla necessità di sopravvivere.

Perché poi, a proposito di sopravvivenza, non è certo facile sopravvivere nello tsunami di notizie che inonda sempre più la nostra percezione della verità. È una sorta di paradosso: all’aumento esponenziale (sicuramente positivo) delle fonti di comunicazione, delle notizie, è corrisposto una relativa difficoltà nel riconoscere il falso dal vero. Nonostante ci siano notizie che a leggerle se ne riconosce pressappoco immediatamente la totale inconsistenza; altre, di contro invece, non sempre riescono a svelare la loro natura manipolata e manipolatoria. Non è sicuramente un problema che va sottovalutato: le informazioni hanno sicuramente il potere di deviare in un senso o nell’altro il corso della storia. Velocemente.

Alla regia di Press – Storie di False Verità si sono cimentati Paolo Bertino e Alessandro Isetta, che hanno curato anche la sceneggiatura insieme a Marco Panichella. Alla produzione c’è il contributo del MiBACT e la collaborazione di Rai Cinema. Il cast comprende Mario Acampa, Gianluca Guastella e Alberto Barbi. Il film esce nelle sale distribuito da Istituto Luce, a partire dal 7 luglio 2016. C’è il trailer.

Trailer: