Greetings from Reading. L’intervista a Dario Rizzo sulla sua città Erasmus

Reading secondo Dario. La parola al nostro OES che ci descrive pregi e difetti della sua città ospitante


INTERAZIONI: 15

La cittadina di Reading, nella contea del Berkshire, a circa 70 km da Londra è stata la tua casa negli ultimi mesi. Qual è stata la prima impressione che hai avuto appena arrivato?

Desideravo fare un’esperienza di studio nel Regno Unito da qualche anno. Reading ha subito conquistato la mia attenzione nella lista delle destinazioni a discapito anche di altre quali Oxford, Cambridge e Londra, perché amo vivere in piccole cittadine piuttosto che in capitali o grandi metropoli, e soprattutto perché il complesso universitario di Reading è uno dei più validi del Regno Unito. Giunto a Reading mi sentivo felice e soddisfatto, provavo un senso di compiutezza per il risultato raggiunto, unitamente all’impazienza di vivere questa nuova avventura. Mi è stato chiaro da subito che il cuore di Reading è il campus universitario, un micromondo in cui si svolge l’intera vita accademica e sociale degli studenti. I primi giorni, andando alla scoperta del centro urbano, ho trovato una città laboriosa e soprattutto moderna, costantemente in evoluzione e all’avanguardia, nel rispetto sempre dell’ambiente e della natura, con numerose chiese, giardini e parchi perfettamente amalgamate con costruzioni più recenti.

Come si svolge la vita dei cittadini di Reading? Ci descrivi la giornata tipo di uno studente della tua città ospitante?

A Reading lavorano quasi tutti gli abitanti del posto, molti di loro provenienti da diverse parti del mondo. Reading è una città multiculturale, in cui per chiunque è facile inserirsi e sentirsi a casa. Molti sono anche i lavoratori pendolari che quotidianamente raggiungono Reading dal sud e da Londra. Lo stesso discorso vale per gli studenti. La maggioranza sono Inglesi, ma il numero di studenti Internazionali è altissimo, con giovani provenienti soprattutto da Asia e India. Ogni anno giungono a Reading anche circa 400 studenti Erasmus come me. Generalmente gli studenti universitari hanno un numero ridotto di ore di lezioni in classe ogni settimana rispetto all’Italia. In questo modo si ha maggior tempo da utilizzare per lo studio individuale e gli approfondimenti personali, oltre che per gli importantissimi progetti di gruppo e seminari. Un metodo di studio molto più completo rispetto a quello Italiano, che ti permette di padroneggiare ed approfondire concretamente ogni materia. La biblioteca, situata al centro del campus, e circondata dagli edifici di tutti i diversi dipartimenti, è aperta h 24 e 7 giorni su 7. Le residenze universitarie, in una delle quali vivo anche io, sono tutte intorno al campus o addirittura all’interno. Tendenzialmente la maggior parte degli studenti si reca a lezione la mattina, pranza presso la mensa universitaria o acquista qualcosa da asporto presso il supermarket, entrambi sempre all’interno del campus, e poi resta nel campus fino a sera, per studiare in biblioteca, incontrare amici, praticare sport o godersi una giornata di relax nel verde di prati e parchi.

Un piatto tipico di Reading: ingredienti, preparazione e perché no, un po’ di storia.

Non è un piatto tipico di Reading, ma il pasto che tutti gli universitari consumano ogni giorno. Stiamo parlando del Bagel, un pane a forma di ciambella, di origine polacca, ma che è oggi popolare e largamente consumato nel Regno Unito, come anche negli Stati Uniti. La prima apparizione dei Bagel risale al 1610 all’interno delle “Disposizioni Comunitarie” della città di Cracovia, dove si parla di Bajgiel dati in omaggio alle donne in occasione del parto. La forma ad anello simboleggiava infatti il ciclo della vita e rappresentava un augurio di buona sorte. Perché diventati celebri a Reading? All’interno del campus universitario vi è un piccolo negozio dove si possono trovare Bagel di tutti i tipi e per tutti i gusti. Parlando con gli studenti di Reading ho capito che questo è di gran lunga preferito ad un semplice sandwich o pranzo a sacco, semplicemente perché più gustoso. Poi però, chiacchierando con il gestore del negozio, ho capito che è anche il prezzo ridotto a fare la differenza. Ovviamente dopo la chiacchierata gli ho chiesto di prepararmi un Bagel classico: pane salato aromatizzato con semi di sesamo, formaggio, salsa barbecue, tacchino, bacon, il tutto caldo e filante, al modico prezzo di £2,5. BUONISSIMO! E quando una cosa del genere è gustosa, economica e facilmente raggiungibile come fa a non diventare popolare e ricercata, o addirittura, come in questo caso, un simbolo della student life?

Qual è l’evento dell’anno o la festa tradizionale che gli abitanti attendono più di tutte?

Reading generalmente è sconosciuta, infatti quando ne parlo devo sempre specificare: READING VICINO LONDRA, quasi come fosse l’intero nome della città. Reading (che si pronuncia “reding” e non “riding” come il verbo leggere) suona famigliare solo agli appassionati di calcio, magari che scommettono su Premier League e Championship, ed agli appassionati di musica rock, alternative, indie e punk, per il Reading Festival che è il festival musicale più longevo al mondo che ha luogo ogni anno nel week-end centrale di agosto, ospitando grandi artisti e richiamando anche un gran numero di giovani da tutta Europa.

Cosa assolutamente non sopporti di Reading?

Cosa assolutamente non sopporti di Reading? Venendo dall’Italia, dal sud Italia (Lecce) e avendo vissuto negli ultimi 5 anni in Toscana, a Siena, sono cresciuto legandomi alle tradizioni ed alla storia delle città e regioni che mi hanno ospitato. Per me le tradizioni sono veramente importanti e le vivo con grande emozione e rispetto. Reading, come tutta la contea del Berkshire, è una città abbastanza “giovane” e moderna, senza grandi tradizioni e storia. Ho sentito questa forte mancanza ancora di più dopo essere stato lo scorso mese, per qualche giorno a Dublino. Lì ogni angolo della città mi portava indietro nel tempo e mi lasciava affascinato. Bastava sedersi ad un tavolino con una Guinness, in un anonimo pub in cui un musicista settantenne e quel che restava della sua chitarra cantavano le storie del Temple Bar e della città, ed era subito magia. Questo mi è mancato molto a Reading. Ora però mi rifarò tornando a Siena, la città del Palio, dove tutto, specialmente in questo periodo, è fantastico e surreale.

Un’abitudine, un pregio o una caratteristica di cui farai tesoro, che vuoi portare con te in Italia e perché.

Scelsi Reading e l’Inghilterra soprattutto per migliorare il mio inglese e credo di esserci riuscito. Continuerò a praticarlo ogni giorno anche a Siena come faccio da due anni a questa parte, con gli studenti Erasmus. Sicuramente non porterò a casa con me l’abitudine di pranzare alle 11.00 e cenare alle 18.00, altrimenti dovrei anche inventare il nome per il successivo pasto delle 22.00! Scherzi a parte, a Reading non ho introdotto grandi novità nella mia vita. Sicuramente ho capito sulla mia pelle che è importante viaggiare e conoscere culture e società diverse. Credo che la casa di ogni giovane dovrebbe essere il mondo, confinarsi serve solo a porsi limiti. Ad ogni tramonto, la linea dell’orizzonte deve essere sempre più lontana, per ricordarci che alle luci della nuova alba bisogna essere pronti a dare sempre di più. Conclusa questa avventura, sarò pronto alla prossima, e per la prossima ancora!